Il figlio di Cha-Cha interrogato sei volte, il pentito Renato Pugliese ricostruisce la storia criminale di Latina

27/04/2018 di

Il quotidiano Il Messaggero pubblica oggi alcuni stralci degli interrogatori del collaboratore di giustizia Renato Pugliese, relativi all’inchiesta Arpalo ma anche ad altre indagini legate agli ultimi 15 anni di criminalità pontina. Pugliese, figlio di Costantino Di Silvio detto Cha-Cha, è diventato collaboratore di giustizia dopo l’ultimo arresto avvenuto il 3 dicembre 2016.

“Da allora – scrive Il Messaggero – è stato ascoltato numerose volte, sono esattamente 6 gli interrogatori avvenuti tra il gennaio e il giugno 2017. Ore e ore di domande e risposte sugli intrecci della criminalità locale, con particolare riferimento alla figura apicale di Pasquale Maietta e al mondo del Latina Calcio”.

La quasi totalità delle pagine è coperta da omissis per non pregiudicare l’esito di altre inchieste in corso, rivelando dettagli riservati: su 105 pagine, 93 sono totalmente oscurate.

Nelle restanti pagine Renato Pugliese fa riferimento a due capi della curva del Latina, stipendiati con 1.800 euro al mese dalla società: «F.C. lo pagava Maietta, 1.800 euro al mese che doveva utilizzare per le trasferte della tifoseria. E’ lui che decideva se si doveva contestare o se si doveva andare a prendere qualche giocatore per rimetterlo sulla giusta strada, tipo se si distraevano per pub o con ragazze. In quel caso F.V. sapeva dove trovare i giocatori del Latina e gli contestava tutti i fatti dicendo di comportarsi in modo da giocare bene altrimenti li avrebbero menati».

Altri riferimenti sempre all’ambiente del Latina calcio, ai giocatori pagati in nero da Maietta, alla presenza fissa di Cha-Cha negli uffici della società calcistica e allo stadio.

Pugliese parla anche degli anni precedenti, della guerra criminale del 2010 e della figura di Massimiliano Moro (ucciso in quella faida criminale) che gli chiese aiuto contando sulla sua posizione di dominio, in quanto figlio di Cha-Cha.