Latina, il candidato del M5S balla con l’esponente del clan Spada. Dessì: Video precedente all’indagine
Il primo colpo, quello del balletto in palestra con il pugile poi condannato per usura Domenico Spada, lo incassa bene, ma a mandarlo ko potrebbe essere il secondo, il post Fb in cui lui stesso, nel 2015, raccontava di aver «menato ragazzi romeni» che lo insultavano. Emanuele Dessì, candidato al Senato per M5S nel proporzionale in provincia di Latina, è sotto l’attacco del Pd perché si ritiri dalla corsa.
I dem lo accostano a Roberta Lombardi, deputata cinquestelle che punta alla presidenza della Regione Lazio. «Vicino politicamente, ma non certo il suo braccio destro», dicono di Dessì dall’entourage di Lombardi. Lele Dessì, 53 anni, imprenditore, da tempo attivista M5S – «nel 2008 aprì il primo Meetup della provincia di Roma» -, ex consigliere comunale a Frascati, ai Castelli Romani (dove vive), e dell’area metropolitana di Roma, accusa il Pd «di essere caduto veramente in basso».
«Facevo il pugile e insegnavo pugilato, e ovviamente frequentavo le palestre, anche quella in cui si allenava Domenico Spada – scrive oggi su Fb -. Lo stesso che, nello stesso periodo, veniva insignito del Collare d’Oro proprio da un eminente rappresentante del Pd come Graziano Delrio, con tanto di cerimonia e foto che immortalano assieme l’attuale ministro dei Trasporti e Domenico Spada».
«Poi – continua Dessì – dopo l’avvio dell’indagine, avvenuta successivamente, nel 2015, chiaramente non c’è stato più alcun rapporto, neanche sportivo. Il Pd è sceso veramente in basso e si vede che il MoVimento nel Lazio fa paura a Zingaretti e a tutti i suoi accoliti. Non ultimo Patanè, che viene citato nelle carte dell’inchiesta su mafia capitale». Eugenio Patanè, consigliere regionale Pd, è tra i dem che chiedono a Dessì di ritirarsi – o al capo politico M5S Luigi Di Maio di escluderlo – e a Lombardi di dare spiegazioni.
«Sostenitore fedelissimo» della deputata lo definisce, rilanciando il post sui romeni, una delle persone dell’entourage di Zingaretti. «Non riesco a crederci… grazie a tutti, è un grandissimo onore», scriveva il 21 gennaio Dessì dopo essere stato candidato. Un amico gli consigliava ironico «ora per un mese poche parolacce», tanti gli riconoscevano il lavoro con M5S. L’ex studente del liceo scientifico Archimede di Roma nel 2013 si candidò alle Parlamentarie per la Camera, ma non fu eletto. Stavolta lo insidiano un video e un post di due anni e mezzo fa.
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