Il boom dello canapa legale, a Latina 4 negozi. Lo spinello rilassa senza sballare

16/01/2018 di

In otto città italiane su dieci è presente un growshop, dalla Lombardia che dispone di 67 esercizi alla Capitale che conta 36 negozi distribuiti in tutta la provincia. In provincia di Latina i negozi dove poter acquistare la Cannabis Light sono 4: uno nel capoluogo (CIOP quartiere Q5), a Cori , Aprilia (Escape) e Terracina (Hemporium).

In Italia sono oltre 400 i negozi del cannabusiness, questo il dato censito nel 2017 da Magica Italia, la guida italiana pubblicata dalla rivista Dolce Vita, dedicata al mondo della cannabis. Il volume, che sarà pubblicato dal mese di gennaio allegato alla rivista in 30mila copie e distribuito in edicole, negozi ed eventi, ha rilevato tutti gli esercizi legalmente riconosciuti nelle 20 regioni italiane e suddivisi per 107 capoluoghi di provincia, registrando dal 2005 una crescita pari al 300%.

Nonostante in Italia la cannabis ricreativa non sia legale, durante lo scorso anno la versione light ha fatto registrare un vero e proprio boom. Dal centinaio di punti vendita registrati nel 2005, il mercato ha subito un cambiamento complessivo e allo “sballo” si stanno sostituendo i prodotti per la coltivazione, il tessile e l’alimentare. Sospendendo tutti i possibili risvolti etici, medici e legislativi, l’economia che ruota intorno a questo mercato è ormai sotto gli occhi di tutti.

COSA VENDONO. Se sotto il cappello growshop rientrano tutte le tipologie di negozio, dove sono quasi sempre presenti le sostanze psicoattive legaliletteratura dedicata e relativi accessori, ma, le tipologie dei punti vendita sono ben distinte. Tra questi ci sono gli headshop (articoli per fumatori, ovvero accendini, posacenere, cartine, cilum, narghilè, bong e vaporizzatori), gli hempshop (articoli e prodotti riguardanti la canapa o derivati-realizzati con la stessa, abbigliamento, cosmetica, alimenti, libri, riviste, dvd), gli smartshop (vendita di sostanze psicoattive legali come integratori o composti di origine naturale e sintetica) e i seedshop (vendita di semi di cannabis a scopo collezionistico).

Al pari di USA e molti altri paesi europei, gli italiani usufruiscono dei growshop non solo per l’acquisto si sostanze psicoattive legali legate al consumo, ma, anche tutta la gamma di prodotti dedicati alla produzione che solo in parte è dedicata a scopi ricreativi. Molti, infatti, sono gli usi medici e officinalialimentari e tessili oltre naturalmente alla ricerca di accessori o materiali informativi e culturali legati al mondo della cannabis. Il fenomeno growshop, a questo punto, non è legato al solo modo dei consumatori, ma, evidenzia come anche il mondo industriale e imprenditoriale sta inseguendo questo trend. Fondamentalmente il business si è strutturato negli anni in tre diverse forme: il negozio singolo di proprietà, le realtà che da un singolo negozio si sono sviluppate creando un franchising più o meno articolato, e i distributori che si occupano di rifornire anche gli altri negozi potendo grandi quantità di merce trattata.

«I growshop non sono semplici attività commerciali. Oggi rappresentano dei punti di riferimento per gli amanti della cultura della canapa e dei veri e propri hotspot antiproibizionisti», commenta Matteo Gracis, Direttore Editoriale di Dolce Vita. «Nel 2015 l’ISTAT ha documentato oltre 4milioni di consumatori in Italia, è il momento di regolarizzare un settore che esiste ed è -di fatto- in mano alle narcomafie. Sono i negozianti a chiedere leggi precise e chiare sui prodotti da commercializzare, meno bufale e fake news sul mondo della canapa e la possibilità di lavorare senza pregiudizi. In molti paesi nel mondo l’hanno capito, auspico che anche la politica italiana sappia dare una risposta adeguata in tempi brevi».

Quali sono i prodotti più richiesti e venduti negli headhop italiani? Al primo posto ci sono i semi di cannabis, che in Italia vengono commercializzati per i collezionisti. Basti pensare che tra le tre principali varietà e incroci (Sativa, Indica e Ruderalis) esistono almeno 300 varianti. Al secondo posto la cannabis light, le infiorescenze di canapa a contenuto legale di THC. Al terzo posto gli articoli per la coltivazione e il giardinaggio, dalle lampade ai fertilizzanti, dalle serre domestiche ai manuali.

SCHEDA/COSA E’ LA CANNABIS LIGHT. Alcuni la definiscono “la marijuana che non sballa“, ciò è dovuto al fatto che si tratta di un prodotto più leggero in quanto privo o con quantità bassissime di THC, il noto tetraidrocannabinolo dagli effetti psicotropi.

Un grande successo che nei primi giorni di vendita ha portato ad effettuare ordini tramite il sito italiano che la commercializza nell’ordine di uno ogni 30 secondi. Perché tanta curiosità? Quali gli effetti della marijuana legale?

Cannabis light, proprietà ed effetti. La cannabis light viene ricavata da infiorescenze femminili di Canapa Light Sativa specificatamente selezionate in quanto ricche di CBD, cannabidiolo (composto non psicoattivo che si utilizza anche nella marijuana medica) e poverissime di THC (sostanza psicoattiva contenuta nella normale marijuana e proibita dalla legge).

Si tratta di un prodotto non stupefacente dato appunto che il tenore di THC è minore dello 0,2%. La concentrazione rispetta dunque i livelli stabiliti dalla legge italiana ed è proprio per questo che la cannabis light può essere tranquillamente commercializzata e di conseguenza acquistata.

Grazie alle sue caratteristiche l’effetto che produce in chi la utilizza è rilassante e non “sballante” o psicotropo. Per questo non ci sono rischi neppure nel mettersi alla guida dopo aver usato marijuana legale. C’è da dire comunque che esiste una risposta individuale all’utilizzo di questo come di altri prodotti legata alle caratteristiche della persona così come alla modalità di assunzione.

Non si tratta di un prodotto che si utilizza a scopo curativo, niente a che vedere dunque con la cannabis terapeutica.

Cannabis light, varietà. In Italia la cannabis light viene commercializzata da EasyJoint, in diverse varianti: Originale, Seedless Nova, Seedless Roots, Blend 3 Effe, BioFutura, Seedless Combo e Seedless CBD 5.8.

  • Originale: è la prima cannabis legale in Italia ricavata da infiorescenze di canapa femminile di Eletta Campana, varietà recentemente riscoperta.
  • Seedless Nova: si tratta della Fibranova, una variante italiana coltivata in ambiente controllato in modo tale da garantirne la qualità. Si caratterizza per un profumo intenso e un aroma gradevole.
  • Seedless Roots: è una miscela delle migliori varietà legali di Canapa Sativa L. coltivate in Puglia
  • Blend 3 Effe: è un mix di infiorescenze femminili di canapa sativa di 3 varietà: Futura 75, Finola e Fedora.
  • BioFutura: la prima varietà legale in Italia coltivata secondo i criteri dell’agricoltura biologica. Si ricava da infiorescenze di canapa femminili di Futura75, varietà francese.
  • Seedless Combo: miscela di infiorescenze femminili selezionate non impollinate delle migliori varietà legali di Canapa Sativa L. coltivate in Italia.
  • Seedless CBD 5.8: si ricava da infiorescenze femminili non impollinate di Canapa Sativa L. di varietà Tiborszallasi coltivata in Italia. Caratteristica che la contraddistingue dalle altre è l’elevato tenore di CBD che raggiunge il 5,8%.

Tutte le varianti vengono coltivate senza utilizzare alcun additivo chimico, recise a mano ed essiccate naturalmente.

Cannabis light, dove trovarla. La cannabis light si può attualmente acquistare in Italia online oppure rivolgendosi ai rivenditori autorizzati che si trovano in tutte le regioni (attualmente sono circa 300 ma la lista è in costante aggiornamento). Qui potete trovare l’elenco e cercare quello più vicino a casa vostra. E’ vietata la vendita ai minori di 18 anni.

Il costo cambia a seconda della varietà scelta e può essere di 17 euro per una confezione da 8 grammi fino a 25-29 euro per una confezione da 5 grammi. Per quanto riguarda la conservazione del prodotto è bene tenere la cannabis light in luogo fresco e asciutto, possibilmente al buio. (fonte Greenme)