Esce il nuovo disco di Tiziano Ferro. Il cantautore di Latina: “Mi piacerebbe un programma Tv tutto mio”

06/11/2017 di

C’è un file super segreto, nascosto gelosamente nel computer di Tiziano Ferro, dal titolo «Possibili canzoni per disco cover», perché «non si sa mai nella vita, anche se spero di non crollare mai in quella trappola». Un file che dal 2004 si arricchisce di titoli, idee, suggestioni, «come un paio di canzoni degli Otto Ohm, come Oro Nero e Fumo Denso. E che, guarda caso, comprendeva anche “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco.

“Che ora ovviamente ho depennato”. Depennato dopo l’intenso omaggio all’ultimo Festival di Sanremo, e inserito in “Il mestiere della vita – Urban vs Acustic“, la special edition dell’album multiplatino uscito un anno fa e che ora torna a nuova vita dal 10 novembre per Universal, con l’album originale e un cd con una selezione di brani in versione urban/acoustic.

“Le parole Special edition e repack mi terrorizzano – racconta il cantautore di Latina – Ma ormai, da qualche anno, la musica è diventata molto più veloce e i dischi vanno ravvivati. Allora ho pensato questo album come ad un’opportunità per fare qualcosa di diverso. L’ispirazione mi è venuta da un progetto del 2012, L’amore è una cosa swing, che riprendeva L’amore è una cosa semplice in chiave swing. Oggi probabilmente lo farei come un disco a parte. Ed è in quest’ottica che ho lavorato su Il mestiere della vita: tentando di estremizzare le due anime, quella urbana della west coast e quella cantautorale. Ma non è una semplice ristampa: ho rifatto tutto e ricantato tutto, come se non ci fosse piaciuta la prima versione”.

Oltre a Mi sono innamorato di te, nella nuova versione sono stati inclusi il successo internazionale No Vacancy con gli One Republic, i remix di A ti te cuido yo (Lento/Veloz) feat. Dasoul e Valore Assoluto feat. Levante. “La canzone di Tenco per l’apertura del Festival è stata una provocazione arrivata da Conti, che ho trovato quasi avanguardistica. Una sfida alla quale ho detto sì, perché è facile dire che il pop è il nuovo rock, che il pop non chiede scusa e via dicendo. Ma queste cose poi le devi mettere in pratica”, spiega ancora Ferro che, dopo due partecipazioni ravvicinate, per ora non vuole sentire parlare di Festival.

“Le mie coronarie non ce la possono fare. E poi il 2018 è un anno dedicato alla scrittura per l’album che dovrebbe poi uscire nel 2019. È un processo che vivo da isolato. Sarò fermo anche con i live, oltre al fatto che per me sono operazioni a cuore aperto che durano un mese, non ho la presunzione di chiedere ai miei fan dopo tre San Siro di tornare a vedermi dopo un anno”.

Il duetto con Levante l’ha voluto lui, dopo aver ascoltato e amato Nel caos di stanze stupefacenti, il disco della giovane artista siciliana che siede al tavolo dei giudici di X Factor. “Le ruberei l’80% delle canzoni che ci sono nel disco. E la sua interpretazione di Valore Assoluto è di una tenerezza incredibile. Spero che questo sia l’inizio di un sodalizio”.

E scherzando, immagina la sua cattedra ideale nel talent show di Sky: “Io, Levante, Carmen Consoli (con cui ha duettato in Il Conforto, ndr) e Franco Battiato”. Tutti siciliani. “Chissà, magari ho un po’ di Sicilia anche io nelle vene”. Ma alla tv, tra un’ospitata e l’altra, ci pensa davvero. “Mi piacerebbe moltissimo un programma tutto mio, ma sto aspettando che qualcuno mi proponga il progetto giusto. I produttori chiedono a me, ma io faccio il cantante e non so niente di televisione. Sono pronto però a essere provocato”.