Processo Don’t Touch, in appello 8 condanne e un’assoluzione

30/09/2017 di
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Otto condanne in Corte d’Appello per il processo Don’t Touch che ha portato a una sola assoluzione. Il verdetto riguarda solo gli imputati che avevano scelto in primo grado il rito abbreviato.

Molti hanno sfruttato la possibilità offerta dal “concordato” recentemente reintrodotto nel nostro ordinamento. In questo modo si concorda una pena, tra accusa e difesa, ma in caso di accoglimento la sentenza diventa definitiva e inappellabile. La corte ha condannato Angelo Travali a sette anni e mezzo, Salvatore Travali a sette anni, Giuseppe Travali e Francesco Viola a quattro anni e mezzo ciascuno, Antonio Giovannelli a cinque anni e tre mesi per un cumulo di pena.

Quattro imputati hanno invece scelto il rito ordinario. Antonio Neroni è stato condannato a tre anni e quattro mesi, Francesco Falco a due anni e due mesi, Cristian Battello a due anni e due mesi di reclusione. Assolto invece per non avere commesso il fatto il poliziotto Carlo Ninnolino che secondo l’accusa era un informatore del clan Di Silvio. Le motivazioni delle sentenze arriveranno entro 90 giorni.

Nella sentenza di primo grado il giudice Laura Matilde Campoli aveva infatti definito il gruppo una organizzazione criminale guidata da Costantino Di Silvio detto Cha Cha, dedita all’usura, alle estorsioni, alla gestione di attività commerciali mediante prestanome, al recupero crediti e allo spaccio di sostanze stupefacenti. In primo grado erano stati condannati Angelo Travali a dieci anni di reclusione, Salvatore Travali a nove, Giuseppe Travali e Francesco Viola a sei anni, Francesco Falco a tre anni e tre mesi, Cristian Battello a due anni e mezzo, Antonio Giovannelli a cinque anni, Antonio Neroni e Carlo Ninnolino a tre anni e mezzo.

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