LETTERA Italia Nostra: Così possiamo migliorare la ZTL di Latina

12/07/2017 di

Gentile redazione, il dibattito relativo alla mobilità nel Centro Storico di Latina è stato sempre abbastanza vivo in città, tanto che è stato inserito all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale del 12.07.2017.

La Sezione di Latina di Italia Nostra, in merito all’argomento di cui si tratta, fa proprie tutte le argomentazioni esposte nel comunicato del “Comitato delle associazioni per l’ambiente e il territorio pontino”.

Nel contempo, questa Sezione non può che richiamarsi allo studio-proposta che la Sezione stessa ha effettuato sin dall’anno 2009; infatti siamo sempre più convinti che il problema della mobilità, sia nel Centro Storico, che in tutto il Centro Urbano, debba essere affrontato in maniera organica ed integrata, considerando tutte le possibili modalità di utilizzazione della città (pedonale, ciclabile, motorizzata, su due o quattro ruote).

In tal senso, dopo ripetuti interventi negli anni passati sull’argomento, anche in collaborazione con altre Associazioni, la Sezione, come sopra si diceva, nel 2009 ha formato un gruppo di studio per la elaborazione di una proposta in proposito.

Tale proposta, intitolata “Ipotesi per un sistema di “mobilità integrata nel Centro Storico di Latina”, aveva lo scopo di stimolare un dibattito allargato tra Amministrazione, Associazioni di Categoria del Commercio e Associazioni di volontariato, sul tema della mobilità nel centro di Latina.

In realtà possiamo in parte concordare con quanto detto nel comunicato della CONFESERCENTI: la ZTL, così come è strutturata, senza un piano dei parcheggi e del trasporto pubblico, senza un progetto architettonico, non valorizza l’area interessata; ma le soluzioni proposte nello stesso comunicato, riteniamo siano improponibili, creando solo confusione e quindi risulterebbero un male peggiore di quello che si vuole curare.

Riteniamo anche di dover contestare il fatto che la contrazione delle vendite sia causata dalla ZTL; inoltre siamo del parere che sia urgente che venga attivato l’Osservatorio sulla ZTL, proposto dall’A.C.

Partendo dall’esame della situazione attuale, constatiamo che il fatto più rilevante è l’endemica carenza nel servizio di trasporto pubblico. Tale carenza ha prodotto e produce tuttora una condizione tale da far abituare tutti i cittadini a servirsi quasi esclusivamente del mezzo privato per gli spostamenti, anche brevissimi.

Il nostro studio, circoscritto soltanto al Centro Storico, racchiuso all’interno della circonvallazione, ed alle immediate vicinanze, è sicuramente limitato, ma si è tenuto conto dei rapporti e delle influenze che tale zona della città mantiene con gli altri quartieri, ed inoltre rappresenta per noi un primo passo per decongestionare quella parte del centro urbano più danneggiata dal traffico poco regolamentato.

Siamo anche consapevoli che la razionalizzazione del traffico e della sosta, la realizzazione delle aree pedonali e dei percorsi ciclabili, dovrà necessariamente interessare, in maniera forzatamente progressiva, l’intero centro urbano e non potrà prescindere dal Piano Urbano del Traffico e da un Piano Generale della sosta e dei parcheggi.

Un ulteriore obiettivo, non di secondaria importanza, è quello di contribuire alla conoscenza ed alla salvaguardia del patrimonio storico ed architettonico della Città ed in particolare del suo Centro Storico, in modo tale che i cittadini stessi possano prendere piena consapevolezza di tale patrimonio culturale, che ci è offerto dalla città di fondazione e dai suoi monumenti. D’altra parte la città di fondazione stessa è di dimensioni talmente limitate che si può raggiungere qualsiasi meta tranquillamente a piedi o in bicicletta, dai parcheggi, nella proposta previsti a ridosso della circonvallazione.

La nostra proposta, costituita da una Relazione e tre elaborati grafici, in estrema sintesi, si articola secondo i seguenti principi:

  • innanzi tutto, lo ribadiamo, suscitare nella città un dibattito su argomenti che si ritengono pressanti per la vivibilità della stessa e per la qualità della vita dei cittadini;

  • razionalizzare la viabilità nel Centro Storico, prevedendo una credibile gerarchizzazione delle strade;

  • rendere il più possibile difficoltoso l’attraversamento del Centro Storico per gli spostamenti medio – lunghi;

  • creare le condizioni per una migliore vivibilità del Centro Storico e perché gli spazi urbani, in particolare i suoi ambiti più significativi ed i singoli edifici di fondazione, vengano vissuti soprattutto a piedi o in bicicletta; a tal uopo si sono previsti 8 percorsi ciclabili, realizzabili con modalità varie, i quali coprono l’intero Centro Storico;

  • la costituzione di zone a traffico limitato, riservandone l’accesso ai soli residenti ed ai mezzi commerciali (in orari predefiniti);

  • la costituzione di aree pedonali, al fine di creare le condizioni per una migliore fruibilità dei più significativi ambiti di fondazione e per la creazione di un “centro commerciale diffuso enaturale”, che possa porsi come alternativa ai numerosi centri commerciali realizzati in zone più periferiche.

Tali aree vanno anche progettate e fornite di strutture al fine di renderle “appetibili” e gradevoli; pertanto occorre porre attenzione alle pavimentazioni, alla pubblica illuminazione, all’arredo urbano, alle alberature, alla creazione di poli di attrazione, quali chioschi, gazebo, strutture mobili o fisse per manifestazioni di qualità (NON SOLTANTO NELLA PIAZZA DEL POPOLO !), etc.;

  • ristrutturare e qualificare totalmente l’anello della circonvallazione, ora solo nastro di asfalto con semafori e veicoli, prevedendo in essa le rampe di ingresso e uscita per i garages-parcheggi e cortine alberate, con essenze attentamente studiate; in definitiva un importante segno urbano, un ring di qualità, di raccordo tra il centro e il resto della città;

  • reperire nuove aree di parcheggio, localizzate nei pressi della circonvallazione, dalle quali poter raggiungere a piedi o con navette i punti più centrali della città, evitando la creazione di grandi parcheggi nelle aree più centrali al fine di impedire che le automobili percorrano le vie del centro alla ricerca (spesso vana) di un parcheggio;

  • programmare in maniera più adeguata le manifestazioni e gli eventi ricorrenti durante tutto l’arco dell’anno, non limitando esclusivamente la loro realizzazione in Piazza del Popolo, ma distribuendoli in altri siti del centro o anche in altri quartieri.

Con la realizzazione di tali obiettivi si potrebbe giungere ad una totale riqualificazione del Centro Storico, cosa che potrebbe contribuire in modo sostanziale al ritorno della residenzialità nello stesso Centro Storico.

E’ evidente che i provvedimenti proposti potranno trovare la loro realizzazione nel lungo periodo; ciò che a noi sembra importante è che venga impostato un programma organico ed integrato degli interventi, predisponendone poi la realizzazione in fasi successive.

La Sezione di Latina di

ITALIA NOSTRA

  1. !!??!!
    praticamente nulla di concreto per risolvere il problema, per il centro storico perchè non si fanno i conti con l’ignoranza e le pessime abitudini dei cittadini.
    Nessuno lo vuole ammettere, dopo il ventennio fascista la città ha avuto uno sviluppo espansivo privo di raziocinio, quindi il danno causato dall’ignoranza dei vari amministratori susseguiti fino ad oggi è irreparabile.
    Un tessuto urbano illogico e organico alle speculazioni edilizie non potrà mai essere razionalizzato per ovviare le malformazioni congenite, a meno ché non si faccia tabula rasa dell’edificato costruito successivamente la fondazione della città di Littoria, per ridisegnare con logiche razionali, moderne e futuristiche a misura di automobile la nuova espansione.
    E’ incredibile, negli anni 30 gettarono le basi di una nuova città realizzata con parametri urbanistici moderni e futuristici, ma che nessuno nei decenni successivi è stato in grado di coglierne principi e valori per ripeterli aggiornandoli.

  2. concludo, visti i risultati politici gli amministratori tutti dovrebbero finire in galera dopo aver pagato per i danni causati, e visti i pessimi risultati urbanistico-architettonici dovrebbero chiudere per sempre le facoltà di architettura e ingegneria.

  3. Fra ztl alle quali non si può accedere se non a piedi(ho cercato di spiegarlo a mia nonna che non va in bicicletta) e le varie competizioni ciclistiche e podistiche che tagliano in due la città (specialmente nei fine settimana) , e i rimedi proposti dalla giunta comunale (sindaco in testa)per andare in centro più ce le piste ciclabili serviranno le piste pedonali per andare comunque a vedere i negozi chiusi.