Via libera alla scuola di Borgo Carso, ma Leotta sbotta: Voglio le scuse

12/05/2017 di

Il Ministero dell’istruzione ha definito gli organici per le Scuole dell’Infanzia della provincia di Latina. La statalizzazione della scuola di Borgo Carso è andata a buon fine: il tempo pieno è stato confermato e i bambini avranno quattro docenti e un collaboratore scolastico. Una notizia positiva per il Comune di Latina che ha portato avanti, tra le polemiche, il progetto della scuola statale, dopo il passo indietro della congregazione religiosa che gestiva la scuola.

Sul caso il preside Nino Leotta, che è anche consigliere comunale di Lbc, ha diffuso una nota molto polemica: “Mi aspetto delle scuse, come preside e come consigliere comunale. Dovrebbero chiedere scusa tutti quelli, religiosi e laici, che hanno strumentalizzato la vicenda, i politici nuovi e vecchi a caccia di consensi perduti, la stampa che, spesso in modo approssimativo, ha cavalcato le (dis)informazioni fornite da soggetti non sempre in buona fede. Ancora dovrebbero chiedere scusa tutti coloro che hanno creato disorientamento e allarmismo tra le famiglie dispensando false notizie (come quella che il preside Leotta non aveva a disposizione insegnanti sufficienti per coprire la scuola di Borgo Carso), approfittando dell’ignoranza delle norme su una disciplina così complessa. Ma soprattutto deve chiedere scusa chi, in modo sleale e ipocrita, ha utilizzato la scuola paritaria di Carso come baluardo contro la scuola pubblica statale e laica. E ritengo che queste scuse vadano estese al sindaco Coletta, all’assessore Di Muro e alla dottoressa Cerroni dell’Ufficio Scuola che, insieme, si sono adoperati per il buon esito di questa storia che solo qualche mese fa sembrava inestricabile”.

  1. Non ho capito… dove sarebbe stata la disinformazione? Un consigliere in pieno concorso di interesse si è appropriato di una scuola paritaria per aumentare il suo stipendio. Altro che aria nuova… sempre i soliti tipi ci sono al comune, è cambiato solo il nome!

    • Aumenta lo stipendio? Ecco, questa è disinformazione o ignoranza.