Condannate le maestre di piazza Dante, pene fino a 2 anni
[ad id=”108857″] Il tribunale di Latina ha emesso le sentenze per il caso delle maestre accusate di maltrattamenti sui bambini della scuola di piazza Dante a Latina. I giudici hanno condannato a un anno e otto mesi Rita Borelli e a due anni Rita Procida. Per entrambe il pubblico ministero Simona Gentile aveva chiesto 4 anni.
Ha invece patteggiato a 4 mesi la maestra Elisa Costi. La collega di religione, Immacolatina Nardi, è stata rinviata a giudizio poiché ha optato per il processo con rito ordinario. Entrambe sono accusate di abuso dei mezzi di correzione.
IL CASO PIAZZA DANTE. Era il 18 marzo 2016 quando due maestre di Piazza Dante – Rita Procida e Rita Borelli – furono sospese per 12 mesi su ordinanza di misura cautelare emessa dal gip su richiesta della Procura di Latina. Il provvedimento dispose la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio o servizio, con divieto temporaneo di esercitare l’attività di maestra/educatrice presso le scuole d’infanzia per 12 mesi. Una sospensione che dunque scadrà esattamente tra 8 giorni. La notte successiva al provvedimento la scuola di piazza Dante fu ricoperta di scritte minacciose nei confronti delle insegnanti sotto accusa.
LE FRASI CHOC. Bimbi indifesi, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, che secondo l’accusa erano oggetto di strattoni, offese, insulti con rischi enormi per quanto riguarda le conseguenze psicologiche. Le indagini della polizia hanno consentito di raccogliere video e audio. Sui verbali risultano parole di questo tenore: cretino, puzzolente, non ti voglio vedere più, sei un balordo, fai schifo, farai una brutta fine, sei un criminale, te li faccio passare io ’sti tic nervosi, scemo.
Nella materna intitolata a Mariele Ventre sono state piazzate le telecamere durante alcuni lavori di ristrutturazione. Tra il 25 gennaio e il 23 febbraio 2016 sono stati registrati diversi episodi nell’aula dove insegnavano le maestre sotto accusa.
MAMME ARMATE DI REGISTRATORI. Ma già i genitori, un anno prima, avevano già iniziato a registrare l’audio addirittura dalla strada dove si sentivano chiaramente le urla delle maestre e gli insulti ai bambini. Alcune segnalazioni arrivarono anche al Garante dell’Infanzia che girò il materiale alla Questura di Latina consentendo l’avvio delle indagini che ieri hanno portato alla sospensione delle due maestre.
VIOLENZA IN AULA. L’accusa riferisce anche di episodi di violenza fisica: spinte, schiaffi, tirate di orecchie. Alcuni bimbi hanno manifestato episodi di balbuzie, scarso appetito e pipì a letto che potrebbero essere collegati ai traumi.
IL PROCESSO. Durante le udienze, davanti al giudice Laura Matilde Campoli, sono stati ascoltati i testimoni dell’accusa e della difesa. I primi, soprattutto poliziotti che seguirono le indagini, hanno illustrato nel dettaglio l’attività investigativa che consentì di scoprire le violenze. La difesa si affidò invece a una consulenza tecnica con le quali si tentò di alleggerire la posizione delle maestre di piazza Dante. In aula furono proiettate le immagini video registrate dalla polizia all’interno della scuola materna. La consulenza di Fabio Milana, richiesta dall’avvocato Renato Archidiacono difensore di una delle maestre, Rita Borelli, evidenziò alcune contraddizioni tra le immagini video e quanto descritto nell’informativa della polizia alla base dell’indagine. Rita Borelli e la collega Rita Procida avrebbero colpito i bambini con schiaffi, strattonamenti e sculacciate, apostrofando alcuni di loro con espressioni offensive. Ma secondo il consulente alcuni schiaffi in realtà non si vedono, ma si intuiscono soltanto, perché la telecamera non è in posizione favorevole. In altri casi, sempre secondo il consulente, dall’angolazione della seconda telecamera alcuni colpi non appaiono più come tali, anche perché non si sente piangere nessun bambino.
Per Rita Borelli e Rita Procida il processo si svolge con rito abbreviato, mentre la maestra Elisa Costi, accusata di abuso di mezzi di correzione, ha scelto il patteggiamento e Immacolatina Nardi procederà con rito ordinario. Le due maestre Borelli e Procida, titolari della classe, sono accusate di “maltrattamenti verso fanciulli” e sono state sospese per 12 mesi. Il pm Simona Gentile descrive un «sistema di maltrattamenti fisici e psichici che ha inflitto umiliazioni e sofferenze morali e materiali, instaurando in seno alla compagine scolastica un clima di terrore dal quale derivava un totale stato di soggezione psicologica».
I GENITORI SOSPETTAVANO. “Abbiamo avuto dei sospetti fin dall’inizio, ci sono state polemiche di alcune mamme e tutte ci siamo chieste cosa fare. Siamo quindi andate a parlare con le maestre le quali si sono giustificate dicendo che i bambini erano troppo vivaci ed irrequieti, tali da non riuscire a gestire la situazione. I bambini a casa raccontavano che le maestre davano schiaffi e ci siamo insospettite. Già l’anno scorso c’erano stati episodi simili anche se non eclatanti come ora”.
VIDEO. Dopo la sospensione delle maestre alcuni genitori di Piazza Dante lanciarono pesanti accuse:
VIDEO. Un anno fa la sospensione delle maestre accusate di maltrattamenti. Le mamme dei bambini di Piazza Dante, subito dopo il provvedimento, accusarono la scuola di non aver tutelato i propri figli. Così rispose il preside Luigi Orefice:
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.