Piazza Dante, le frasi shock delle maestre ai bambini: Farai una brutta fine
Rita Borelli, 45 anni, e Rita Procida, 52 anni, sono le due maestre accusate di aver insultato i bambini della scuola materna di piazza Dante, arrivando ad episodi di violenza. Bimbi indifesi, di età compresa tra i 3 e i 5 anni, che secondo l’accusa erano oggetto di strattoni, offese, insulti con rischi enormi per quanto riguarda le conseguenze psicologiche.
Le indagini della polizia hanno consentito di raccogliere video e audio. Sui verbali risultano parole di questo tenore: cretino, puzzolente, non ti voglio vedere più, sei un balordo, fai schifo, farai una brutta fine, sei un criminale, te li faccio passare io ’sti tic nervosi, scemo.
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Nella materna intitolata a Mariele Ventre sono state piazzate le telecamere durante alcuni lavori di ristrutturazione. Tra il 25 gennaio e il 23 febbraio 2016 sono stati registrati diversi episodi nell’aula dove insegnavano le maestre sotto accusa.
MAMME ARMATE DI REGISTRATORI. Ma già i genitori, un anno fa circa, avevano già iniziato a registrare l’audio addirittura dalla strada dove si sentivano chiaramente le urla delle maestre e gli insulti ai bambini. Alcune segnalazioni arrivarono, scrive Il Messaggero, anche al Garante dell’Infanzia che girò il materiale alla Questura di Latina consentendo l’avvio delle indagini che ieri hanno portato alla sospensione delle due maestre.
Ora le insegnanti saranno interrogate dal giudice per le indagini preliminari davanti al quale avranno la possibilità di fornire la propria versione dei fatti.
VIOLENZA IN AULA. L’accusa riferisce anche di episodi di violenza fisica: spinte, schiaffi, tirate di orecchie. Alcuni bimbi hanno manifestato episodi di balbuzie, scarso appetito e pipì a letto che potrebbero essere collegati ai traumi. Per or naturalmente il quadro è tutto da chiarire visto che l’indagine è in corso.
Sul registro degli indagati sono state iscritte altre due maestre di piazza Dante che sapevano tutto ma non hanno denunciato. Da qui l’accusa di favoreggiamento che potrebbe estendersi ad altri soggetti che hanno coperto di silenzio i gravissimi fatti contestati. Venerdì le due maestre saranno interrogate in tribunale davanti al gip.
Condanna unanime a queste xxx ma le scritte sui muri della scuola è aggiungere sporco e squallore a questa brutta vicenda! Invece di prendervela con la struttura fisica di piazza Dante andate a trovare queste maestre o i dirigenti che ce l’hanno messe!!!
Andrò un momento fuori tema, ma una domanda permettetemela.
Perché quando si tratta di noti marchi e nomi famosi essi non vengono resi pubblici, mentre quando si tratta di due tizi qualsiasi i nomi vengono ufficializzati? La legge e l’informazione è proprio uguale per tutti…
Assistiamo ad un dibattito scarno sul piano culturale, senza approffondimento sul reale mondo della scuola, sull’epoca che vivono maestri, allunni e famiglie.
Se le insegnanti di Latina hanno sbagliato, vanno sicuramente condannate e punite, ma prima di fare certe affermazioni il caso va valutato con molta attenzione.
E’ assurdo farsi prendere da voglia di giustizialismo.
La scuola è talvolta allo sbando ma non per colpa di quegli insegnanti che lavorano seriamente.
Un correwtto rapporto tra maetsre e famiglie avrebbe evitato il tutto.
E vergognoso che pubblicate i nomi di due donne prima che si difendano nei luoghi appropriati, basta con la caccia alle streghe.
Giustizialismo provinciale, come al solito sbandierato dalla cronaca dei “giornali” locali. Si dovrebbe aspettare la chiusura delle indagini. Prova ne è il fatto che le maestre non sono state arrestate. Io sono del parere che bisognerebbe andare a fondo del fatto. Invece come al solito, Latina oggi docet, si fanno sentenze definitive sui giornali senza possibilità di replica alcuna. Anche il preside ha esposto in merito.
Stando a quanto affermate, la mia generazione (1972) dovrebbe essere tutta spostata mentalmente, irrecuperabile, balbuziente ed incontinente! La maestra ti mollava certi schiaffoni che neanche mia madre! Per non parlare delle punizioni, con i ceci sotto al ginocchio e lo sputtanamento in classe con sculacciate sul sedere nudo! E quando tornavi a casa, pregavi che tuo padre non sapesse mai che cosa fosse successo, altrimenti c’era il resto! A distanza di 34 anni rivedo tutti i miei compagni delle elementari, e guarda un po’, tutti normalissimi individui, con vite regolari senza nessun trauma! state facendo diventare questo mondo uno schifo, difendiamo sempre i pargoli che fra vent’anni ne riparliamo! Ebeti! Come diceva la mia (nonostante tutto) amata maestra!
A questo punto sarebbe gradita una risposta dalla redazione, sul perché siano state resi pubblici in questo modo i nomi, visto che per loro non vale la legge: “innocenti fino a prova contraria”, mentre altri ben noti indagati a Latina ci si guarda bene di pubblicare il loro nome.
Ma perche’ c’e’ voluto un anno per fare qualcosa?
Intanto in bimbi hanno subito per tutto questo tempo.
Perché, per fortuna, la polizia non fa la “caccia alle streghe” come sta facendo il latinense medio in questi giorni, a partire da quei RITARDATI mentali che hanno sporcato una proprietà pubblica con le scritte!
Carissimi Signori questa è una scuola dove normalmente C’è un rapporto di 25 alunni 1 insegnate e solo per qualche ora ( circa 2) ci sono 2 insegnanti. Facciamo pure che le insegnanti non possono gridare. Il problema grosso e’ che la gente pensa che le insegnanti siano delle baby-sitter e poi certo portiamo i nostri figli a scuola ad 1 anno, in modo che così cagano e pisciano in 25 e così le classi diventano dei gabbinetti. Io consiglio i bimbi piccoli piccoli devono rimanere con le mamme cosi cresceranno molto meglio.