ROMA PERDE APPARTAMENTI AD APRILIA

22/12/2007 di
Un centinaio di appartamenti acquistati nel 2003 ad Aprilia dal Comune di Roma e destinati agli sfrattati «provenienti in maggior parte dai residence» sono tornati al Comune di Aprilia per effetto di una sentenza del Consiglio di
Stato. Lo rende noto Alessandro Marchetti, segretario romano del Sulpm, secondo il quale «le politiche abitative del Comune di Roma sono state un autentico fallimento».

 
La vicenda, racconta Marchetti, è iniziata il 15 gennaio 1990, quando il Comune di Aprilia, con la delibera consiliare 87/89, aveva stipulato una convenzione con la cooperativa Flavia 82 per la costruzione di alloggi di edilizia popolare. Nel 2003 la Flavia 82 erastata diffidata dal Comune di Aprilia perchè non aveva completato le opere pubbliche che si era impegnata a portare a termine. Il 23 dicembre dello stesso anno, poi, il Comune di Roma aveva acquistato dalla cooperativa gli appartamenti di Aprilia, al fine di destinarli a
famiglie romane di sfrattati.Ma l’11 dicembre il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 6358, ha stabilito che quegli appartamenti sono di proprietà del Comune di Aprilia, che aveva fatto ricorso contro la cooperativa per le sue inadempienze.
 
«Roma quindi perde definitivamente gli appartamenti e una decina di milioni di euro», commenta Marchetti, che aggiunge: «Ora si apre una guerra fra poveri, da una parte i molti sfrattati di Aprilia che aspirano ad avere giustamente quelle case e dall’altra queste inconsapevoli famiglie mandate da Veltroni nella città pontina. Credo che ora – spiega in conclusione – chi ha sbagliato dovrebbe dimettersi, perchè ci chiediamo: se un comandante dei Vigili
viene cacciato dal sindaco di Roma perchè mette la sua macchina in
divieto di sosta, cosa si dovrebbe fare allora al sindaco Veltroni, all’assessore al Patrimonio Claudio Minelli e al consigliere delegato alle case popolari Nicola Galloro, che avrebbero fatto perdere a questa città milioni di euro?».