Bambina uccisa dal pirata, tensione in aula: i parenti contestano i testimoni

13/01/2017 di

Udienza sospesa ieri al tribunale di Latina durante il processo a Daniel Domnar, il romeno 23enne che travolse e uccise la piccola Stella Manzi il 26 dicembre 2013 sulla via Nettunense all’altezza di Campo di Carne. Il giovane guidava ubriaco un’auto rubata con la quale travolse la vettura con a bordo la piccola Stella, di 9 anni, la mamma e i tre fratelli maggiori che rimasero gravemente feriti.

Ieri pomeriggio, mentre parlavano alcuni testimoni durante il processo, i primi soccorritori, i familiari della vittima hanno contestato ad alta voce le dichiarazioni. I toni si sono alzati e il giudice ha dovuto sospendere l’udienza sgomberando l’aula. Il processo è poi ripreso senza ulteriori problemi e proseguirà oggi con i periti che tracceranno il quadro tecnico ricostruendo la dinamica dell’impatto. Domnar intanto ha chiesto di poter rilasciare dichiarazioni spontanee alla presenza dei familiari.

Dopo aver ottenuto il mandato di arresto europeo, la polizia irlandese rintracciò Domnar a Blanchardstown, un sobborgo di Dublino. Era fuggito dagli arresti domiciliari dalla provincia di Monza e i carabinieri del Nucleo Investigativo lo trovarono controllando le utenze telefoniche in uso ad amici e familiari. Nel corso delle complesse indagini, estese anche al «mondo web», fu individuato il profilo «Facebook» utilizzato sotto falso nome dal latitante, che è quindi stato localizzato nell’area metropolitana di Dublino. I carabinieri hanno poi avviato immediatamente le procedure per la internazionalizzazione del provvedimento di cattura, necessario per la successiva estradizione in Italia, ottenendo il mandato di arresto europeo, applicato dal Ministero della Giustizia.

  1. Nell’era della globalizzazione una soluzione ci sarebbe, e cioè infliggere una pena a questo signore pari a quella che nel suo paese infliggerebbero ad un’italiano colpevole di un’identico reato.