Latina e i parchi pubblici che non esistono. Allarme dell’assessore Lessio

04/11/2016 di

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Nel già disastroso quadro generale riguardante il decoro urbano e la gestione del verde emerge un ulteriore risvolto negativo: Latina non avrebbe di fatto una disponibilità di aree verdi tali da soddisfare quella quota di spazi pubblici da destinare, secondo la normativa vigente, a parchi ed attività sportive. Tale criticità è stata denunciata dall’assessore all’Ambiente Roberto Lessio durante il suo intervento di presentazione degli obiettivi strategici inseriti nel DUP e relativi al ramo di riferimento.

La normativa sugli standard urbanistici. Nella sua relazione, Lessio riporta un riferimento normativo, ovvero quello del decreto ministeriale n.1444 del 1968, che va a regolamentare i cosiddetti standard urbanistici; tradotto dal gergo tecnico, i rapporti tra gli spazi destinati ad insediamenti residenziali e quelli riservati ad attività collettive, quali edilizia scolastica, verde pubblico e parcheggi. L’art.3 del testo del decreto va a definire proprio le proporzioni di superficie destinati a tali “attività collettive”: 18 mq per ogni abitante. Di questa frazione, 9 mq dovrebbero riguardare “aree per spazi pubblici attrezzate a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade”. Secondo i parametri stabiliti dall’atto ministeriale, Latina dovrebbe mettere a disposizione 110-115 ettari – circa un milione di mq – per parchi pubblici attrezzati.

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L’assessore all’Ambiente Roberto Lessio

La metafora del prete. L’assessore ricorre nuovamente ad una metafora per spiegare la spinosa vicenda, proprio come fece – prendendo in prestito il monologo della sedia di Gaber – per fare il punto sull’impasse tra gli uffici tecnici relativa ad una reale presa di posizione sui punti oscuri del bando di igiene urbana, poi inviato all’Anac. “Consentitemi il paragone – le parole del delegato all’Ambiente in aula -, è come quel prete che in una vigilia di Pasqua si ritrova nel frigorifero soltanto un pezzo di carne e, dovendo mantenere un digiuno verso quest’ultima, ribattezza  quel pezzo di carne come pesce”.

Quei metri quadri che in realtà non esistono. Quale è dunque il nodo che si cela dietro la figura retorica utilizzata da Lessio?  Queste aree verdi  teoricamente ci sono ma non raggiungono gli standard minimi per poter essere classificate come tali. Nel senso che mancano elementi essenziali quali alberi, panchine e sono immerse in una condizione di degrado diffuso. Perciò quelle effettivamente utilizzabili sono molto meno di quanto indicato nel PRG.

Urge un piano per il Decoro Urbano… Uno strumento per fronteggiare questo tipo di inadempienza, emersa dalla valutazione degli standard del tessuto urbano, potrebbe essere quello di un Piano per il Decoro Urbano. Un concetto, tra l’altro, fatto proprio da Lbc, endemico alla base associazionistica del movimento che oggi guida la città (non a caso il primo forum nato è stato proprio su tale ambito).E che ora si configura come una missione cardine nel programmazione di mandato in riferimento all’assessorato guidato da Lessio.

…e un Piano del Verde Pubblico. Il piano del Decoro Urbano deve necessariamente essere affiancato alla dotazione da parte del Comune di un Piano Urbano del Verde Pubblico. Obiettivo operativo che l’amministrazione prevede di portare a termine entro due anni, atto finale di un programma di ricognizione delle aree presenti nel territorio comunale e di studi propedeutici che saranno portati avanti durante il 2017.

  1. Lessio hai scoperto l’acqua calda!!! visto che vi ho votato pensate a rendere dei gioielli quelli esistenti… non state sempre ad attaccare il passato… avevate detto che dovevaamo abituarci al bello… io sento solo scuse e basta!!!

  2. da secoli che i parchi sono latrine per cani.in q4 nel tanto pubblicizzato percorso pedonalciclistico ci buttano vecchi televisori.Ma dovete tenerli bene altrimenti,considerato che l’uomo e una bestia,faranno sempre schifo.bui e puzzolenticurate le piante.ci sono parchi senza impianto di irrigazione..Hanno addirittura scritto in alcuni spazi “area videosorvegliata.Fate funzionare le telecamere.Usate i vigili.Tenete bene i parchi e multate seriamente chi trasgradisce le regole.non fate ulteriori chiacchiere perchè il popolo come vi ha votato così vi manderà via

  3. Parla uno che vi ha votato….. Basta chiacchiere… i parchi come tutta la città sono sporchi!!! Topi, erba ovunque!! è ora di muoversi…

  4. Se fate sempre accuse ai passati governi della città e tanti progetti per il futuro non risolverete il degrado presente. Dovete governare il “qui e ora”. Basta con i progetti per il futuro!!!. C’è tanto da fare immediatamente sul verde esistente. Riempire moltissime buche vuote dei marciapiedi; curare i parchi esistenti, facendo girare i vigili che facciano multe ai proprietari dei cani quando non raccolgono le deiezioni, riparando le fontanelle, le panchine e gli attrezzi dei giochi, facendo funzionare telecamere di sorveglianza e curando una più attenta pulizia dei giardini esistenti. Questo sarebbe già un bel segnale di una amministrazione che si dà da fare e non fa solo parole e progetti……