Italia Nostra: Fogliano tra i 5 siti ad alto rischio

19/10/2016 di

fogliano-lago-latinaDalla Fabbrica Alta di Schio nel Vicentino alle Torri costiere di Sinis Cabras in Sardegna, dalle le Scuderie di Villa Ada Savoia a Roma al Borgo di Fogliano a Latina e al tempio di Apollo nell’area archeologica della città antica di Teano. Beni meravigliosi ma insieme fragili che sono entrati nella lista rossa di Italia Nostra. Attraverso le 200 sezioni presenti da Nord a Sud d’Italia l’associazione ha avviato la seconda edizione della mappatura (la prima risale al 2011-12) per misurare lo stato di salute in cui versano beni artistici e architettonici, beni comuni o paesaggi in abbandono o bisognosi di tutela, siti archeologici meno conosciuti, centri storici, borghi, castelli, palazzi, chiese, singoli monumenti in pericolo. La nuova lista, che sarà costantemente aggiornata, parte con oltre 40 siti «in pericolo» da curare, conservare o valorizzare e riconsegnare alla popolazione. «Il nostro impegno nel proseguire con la Lista Rossa – dichiara il presidente Marco Parini – è l’impegno di coloro che non vogliono che tanti monumenti, per nulla minori, identitari della nostra cultura, cadano nell’oblio. La conservazione è il presupposto fondamentale per la memoria di luoghi e persone». Novità della seconda edizione è l’App Lista Rossa (realizzata da Italia Nostra in collaborazione con mediaGEO, editore della rivista Archeomatica) che permetterà di raccogliere le segnalazioni di cittadini attenti e responsabili. Basterà scattare una foto con il proprio smartphone e inviare la scheda.

Ecco i 5 siti a grande rischio della lista rossa:

LATINA – BORGO DI FOGLIANO – Il bellissimo sito è frequentatissimo dai cittadini di Latina, ma la Villa e il Giardino sono in degrado totale e la casa inglese, dopo un restauro iniziato nel 2003 e mai terminato, è inutilizzato. A oggi non risulta chiara l’utilizzazione di questo splendido sito, né chi debba emanare un bando per la sua gestione.

TEANO (CASERTA) – TEANO, AREA ARCHEOLOGICA DELLA CITTÀ ANTICA: TEATRO E TEMPIO DI APOLLO – Il complesso è in area pubblica e di proprietà dello Stato, attualmente gestito dal Polo museale della Regione Campania. La mancanza di fondi ne sta determinando il tragico declino. Nessuna manutenzione ordinaria al monumento, tanto da obbligarne la chiusura al pubblico.

SCHIO (VICENZA) – FABBRICA ALTA – Progettata dall’architetto belga Auguste Vivroux ed eseguita sullo stile di quelle belghe e inglesi«, si sviluppa all’interno dell’area Lanerossi. La proprietà è del Comune di Schio. L’accessibilità è limitata all’autorizzazione del Comune.

ROMA – LE SCUDERIE REALI DI VILLA ADA SAVOIA – Dopo Villa Doria Pamphilj è il secondo più grande parco pubblico di Roma. Il complesso delle Scuderie Reali dentro la villa comunale doveva ospitare parte della grande collezione di giocattoli che l’amministrazione comprò con la giunta Veltroni. Con la giunta Alemanno, il museo, che si doveva sviluppare su tre piani, non si fece più. Oggi l’edificio è in completo stato di abbandono.

SINIS CABRAS – LE TORRI COSTIERE – Le torri lungo le coste sarde rappresentano elementi di grande valore storico-architettonico. Gran parte di queste versano in condizioni molto precarie e sono necessari interventi di consolidamento senza i quali rischiano di crollare.

(foto Piergiorgio Pellagri)

  1. Un sito che se “sfruttato” per le sue potenzialità sarebbe anche fonte di guadagno e lavoro…

    Il Comune cominci a tirare fuori dei progetti di “utilizzo sostenibile” del Borgo e a condividere con l’Ente parco. Magari dei progetti ci sono già è sono chiusi da anni in chissà quali cassetti. Apriteli! !!!