Piazza Dante, una mamma difende le maestre: Situazione esasperata in una classe difficile
In piazza Dante il clima è teso. La sospensione di due maestre con l’accusa di violenze sui bambini ha scatenato un clima di paura, anche perché in molti sapevano delle denunce e dei problemi all’interno della scuola, tanto che molti genitori avevano già spostato i figli in altre sezioni o in altri istituti.
Eppure una collaboratrice scolastica sostiene l’opposto: “Noi non sapevamo nulla delle telecamere, è stata una cosa inaspettata – racconta – lo abbiamo saputo stamattina dai genitori dei bambini che sono venuti a scuola”. Ci sono stati anche momenti di tensione, come era prevedibile: “La mamma di un bambino appartenente ad un’altra classe – prosegue la collaboratrice – è piombata stamattina a scuola e ha preteso di portare a casa il figlio. Dubito che domani porterà il bambino a scuola”.
Al limite dell’incredibile invece le parole di una mamma la cui figlia frequenta proprio la classe delle due insegnanti sotto accusa: “Sono dispiaciuta sia per le maestre che per i bambini. Sono convinta che non ci sia del male e probabilmente è stata esasperata qualche situazione, mia figlia è entusiasta delle maestre ed è felice di andare a scuola”. La mamma in questione esprime un parere sulla vicenda sottolineando, però, la sua doppia veste nella vita, di mamma e di insegnante.
Difficile pensare che l’appartenenza alla categoria non condizioni il giudizio su delle colleghe. Prosegue dicendo: “Non sapevo nulla delle telecamere anche se ero presente quando altre mamme si sono lamentate dell’atteggiamento degli insegnanti. Conosco le maestre coinvolte e faccio difficoltà a credere che abbiamo compiuto simili gesti. Nel loro ruolo può accadere che avvenga qualche strattonata, i bambini a volte sono ingestibili, quindi non escludo che ci siano state. Sono stata anche insegnante per 12 anni e posso capire le maestre. Probabilmente hanno solo commesso l’errore di non riuscire a gestire una classe problematica”.
Una giustificazione che lascia davvero di stucco, ma per fortuna è solo una voce isolata di fronte a tanta comprensibile indignazione per quanto accaduto. L’inchiesta è aperta, sarà ora compito della Procura verificare le reali responsabilità delle due maestre.
L’intera città è indignata per le gravi accuse nei confronti delle insegnanti. E’ stata anche lanciata una petizione per chiedere l’attivazione delle telecamere in tutte le scuole.
La polizia ha sospeso le 2 ”insegnanti” ed adesso ci saranno i 2 partiti pro e contro.
Se hanno fatto questo provvedimento è tutto vero e quindi è giusta la sospensione checchè ne dicano i loro colleghi per giustificarle.
Gli insegnanti incapaci comunque sono proprio cosi: Hanno le preferenze e si dedicano solo agli alunni che gli danno piu soddisfazioni o figli di amici o di famiglie bene, trascurando gli altri… E le famiglie dei bambini beneficiari di queste attenzioni, a cui ovviamente tali attenzioni fanno piacere, difendono a spada tratta le maestre che coccolano tanto i propri figli e ne giustiflicano il comportamento reputando gli altri bambini non meritevoli o difficili…
Secondo il mio umile parere, queste notizie riprese delle due maestre, sono in apparenza con probabilità di gonfiare simile accaduto. Io ho visto con molta attenzione il video uscito dove “incastrano le due maestre”, e a me pare di non veder nulla di così eclatante. Semmai, una sgridata ci può anche stare.. ma mai come è accaduto a me, quando facevo le elementari (il terzo anno) come mi trattavano. Lo dicevo a mia madre ma non mi credeva perché pensava che la maestra era in gamba.. e sapete il perché? Mia madre andavamo a trovarla nella casa al mare, quando apriva la porta di casa, era una donna normalissima, gentile e santarellina.. invece a scuola era il diavolo a quattro. Alla fine mia madre ha cominciato a crederci, perché vedeva che non studiavo più!
Quel video è una bufala, hanno cancellato il logo di un’altra questura. Non è stato registrato a Latina!!!!
Ah, questo non lo sapevo, chi pubblica notizie e video è responsabile la testata, non di chi vede o esprime un pensiero. I titoli possono essere modificati dalla testata giornalistica, ma i video no, anche perché è ingannare l’opinione pubblica.Pubblicare una cosa per un’altra.. credo sia un lavoro di bassa lega.
Bisogna leggere bene l’ordinanza per dare giudizi, troppa discrepanza tra la richiesta del pm e la decisione del gup.
Probabilmente le maestre erano troppo esperte per non conoscere il rischio che correvano con questi comportamenti a dir poco indisponenti, ma va detto che ci sono genitori che i figli sono frutto di un sentimento di amore e altri di una scopata.
Un noto quotidiano locale ha fatto ben nove pagine su questa vicinda omettendo però di sottolineare due aspetti : uno) il profilo delle due maestre inquisite e due) il profilo dei genitori denuncianti.
Insomma nove pagine per parlare del nulla.