FOTO Latina, sgomberate le “case dei papà separati” occupate abusivamente

02/12/2015 di
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Questa mattina sono stati finalmente liberati i due appartamenti siti in via Publio Cornelio Scipione a Latina occupate abusivamente da alcuni mesi. Le abitazioni di proprietà comunale, infatti, facevano parte del progetto finanziato dalla Regione Lazio delle “Case dei papà separati” e in difficoltà economica. Un investimento di 200mila euro per tre alloggi temporanei che dovevano essere destinati ai padri separati nell’intento di abbassare il livello di vulnerabilità economica e abitativa degli stessi.

Gli agenti della Questura di Latina, con la collaborazione dei Carabinieri, della Polizia Locale e degli Uffici comunali competenti, nella mattinata di oggi hanno quindi sgomberato gli appartamenti in questione, uno dei quali occupato da Gianluca di Silvio e un altro dalla figlia di una dipendente comunale. Le operazioni di sgombero sono proseguite sino al primo pomeriggio quando, una volta liberati gli appartamenti dagli effetti personali, i locali sono stati messi in sicurezza attraverso l’installazione di robuste inferriate ad opera degli addetti al Servizio Manutenzione del Comune di Latina.

“Gli sgomberi non sono mai semplici”, afferma Francesco Passaretti, comandante della Polizia locale di Latina, “ma noi avevamo gli atti esecutivi dato che i ricorsi al TAR, da parte degli occupanti, erano stati respinti. Chi stava dentro ha fatto le proprie rimostranze, non voleva uscire dagli appartamenti. Poi hanno desistito ed è stato possibile proseguire con l’allontanamento coatto”.

“Una vittoria della legge contro la prepotenza di gente senza scrupoli”, sostiene Giacomo Rotoli, presidente di ADIANTUM, “e una piccola grande vittoria anche per la nostra associazione, che per prima ha denunciato quanto stava accadendo sotto gli occhi delle Istituzioni locali. Un sentito ringraziamento va alle forze di polizia, giacchè le operazioni di sgombero nascondono sempre rischi per l’incolumità degli operatori”.

Secondo Massimiliano Gobbi, consigliere delegato ADIANTUM per il Lazio, “non è stato semplice ottenere questo risultato. Ci siamo spesi tutti con impegno affinchè questo sopruso, commesso ai danni di fasce deboli della popolazione quali sono i papà separati, cessasse. Adesso è la volta buona per procedere con un bando comunale ed affidare le case ai destinatari previsti dal Comune. Noi, ovviamente, continueremo a vigilare, gli abusivi siano avvisati”.

  1. Ma perché non estirpano con le fiamme quel clan? A già… gli servono i voti alle elezioni…