L’astrofisica 30enne di Latina spiega al mondo come è nata la Luna

14/04/2015 di
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alessandra-mastrobuono-battistiUn altro nome che diventa orgoglio per Latina. Alessandra Mastrobuono Battisti è una trentenne astrofisica di Latina che lavora in Israele. Ora è balzata agli onori delle cronache internazionali: il prestigioso Nature ha pubblicato il suo studio sulla nascita della Luna.

Secondo la teoria del team coordinato da Alessandra Mastrobuono Battisti la Terra aveva un “sosia”, un pianeta roccioso e dalla composizione molto simile ma più piccolo. Dall’impatto violentissimo fra la Terra e questa sua “sorella”, chiamata Theia, è nata la Luna. Il team ha realizzato delle nuove simulazioni dell’evento che portò alla formazione del nostro satellite, raccogliendo dati inediti.

I risultati pubblicati su Nature spiegherebbero le somiglianze esistenti tra la Terra e la Luna. Ciò che portò alla nascita della Luna è stato per molti decenni un enigma per risolvere il quale sono state proposte varie ipotesi, dalla “costola” della Terra al “rapimento gravitazionale”. Tra queste, la teoria più accreditata è quella della formazione avvenuta 4 miliardi di anni fa a seguito di un grande impatto fra la Terra e un pianeta delle dimensioni di Marte, chiamato Theia.

Simulando al computer quello che potrebbe essere avvenuto in passato, la ricercatrice di Latina ha scoperto che molto probabilmente Theia potrebbe aver avuto una composizione molto simile a quella del nostro pianeta. Una scoperta che quindi risolverebbe il principale dubbio della teoria del grande impatto.

«Io ho sempre lavorato sulla nostra galassia, è la cosa che più m’appassiona, perché il sistema solare è il luogo in cui viviamo. Un giorno dell’estate scorsa, ho letto un articolo di Science sul contenuto d’ossigeno nelle rocce terrestri e lunari. Composizioni molto simili. Allora, ho iniziato a farmi delle domande. E in sei mesi di ricerca, mi sono data le risposte» spiega Alessandra al Corriere.

IN ITALIA? STAREI A FARE LA CALZA. Laureata alla Sapienza, tre anni di dottorato a Roma a mille euro al mese, poi la solita fuga all’estero che apre tante strade, chiuse in Italia. «Sono arrivata in Israele nel 2012. Avevo mandato i miei lavori a un po’ d’università. Il Technion m’ha contattato. Non m’hanno fatto nemmeno un colloquio: sei mesi dopo ero già a Haifa, col mio capo che m’aiutava a cercare casa». «Qui posso fare ricerca, mi pagano tutto, m’hanno mandato ad aggiornarmi in Cina e in Spagna…». «Nei giorni della guerra di Gaza, un po’ di paura l’ho avuta. Ma i miei colleghi m’hanno insegnato a conviverci. E poi – ride – meglio rischiare i razzi degli Hezbollah, che aspettare chissà quando un incarico nelle nostre università. Fossi ancora in Italia, starei a fare la calza».

  1. ci spiegasse come sono nati digiorgi, zingaretti, renzi, berlusconi, gasparri, larussa, moscardelli, bersani, civati ecc… misteri della natura e del cosmo? O incidenti di percorso?