Esselunga in crescita, previste 2.500 assunzioni

07/04/2015 di
Esselunga-Aprilia

Esselunga-ApriliaCrescono i risultati economici di Esselunga nel 2014, con utili a 212 milioni e vendite oltre i 7 miliardi, per un gruppo da 21.135 dipendenti – 530 in più rispetto al 2013 – che prevede ora altre 2.500 assunzioni in tutta Italia nel prossimo biennio. Il gruppo dei supermercati di Bernardo Caprotti ha registrato vendite per 7.013 milioni nel 2014.

L’incremento rispetto al 2013 è dello 0,8%, ma il dato va visto – afferma la società – alla luce della deflazione dell’1,6% dei prezzi di vendita al dettaglio e considerando anche che il mercato della grande distribuzione in significativa contrazione in tutta Italia e nelle regioni in cui il gruppo opera. Grazie alle strategie di riduzione dei prezzi, sottolinea poi Esselunga, i clienti sono aumentati dell’8,5%.

A livello di risultati economici, inoltre, il gruppo ha conseguito un margine operativo lordo di 521 milioni (+3,2%), mentre l’utile operativo è stato pari a 335 milioni (+2%). L’attesa di Esselunga è però di crescere ancora, dopo i 530 nuovi dipendenti del 2014, 1.900 nell’ultimo triennio. La forza lavoro di Esselunga è oggi composta per il 93% da persone assunte a tempo indeterminato e per il 75% a tempo pieno. Nel 2014 gli investimenti sono stati pari a 400 milioni, raggiungendo gli 1,8 miliardi negli ultimi 5 anni. La formazione professionale e di mestiere, ha spiegato poi Esselunga, ha coinvolto oltre 15.000 dipendenti nel corso del 2014, per un totale di 335.000 ore erogate.

Quest’anno è previsto un ulteriore sviluppo, già iniziato con l’apertura del 150esimo negozio a Milano in via Adriano, sull’area dove un tempo sorgevano i capannoni della Ercole e della Magneti Marelli. Nel 2014 Esselunga ha aperto negozi a Calco (Lecco), Aprilia, Milano Porta Vittoria, Novara, Prato Leonardo, Parma via Emilia Ovest, Saronno (Varese), Firenze Galluzzo e Marlia (Lucca), nonchè il polo logistico di Campi Bisenzio (Firenze).

  1. Niente contro Aprilia, anzi sono contento..ma possibile che a Latina queste grandi catene non investono per creare economia e posti di lavoro..Latina ha quei centri commerciali (se cosi vogliamo chiamarli) abbandonati tipo il marbella che se si riempie di attività intorno e sopra sarebbe un bel centro..e altri posti niente..si pensa solo a costruire palazzi dove neanche si può e lo sviluppo del commercio no