Urbanistica, dieci seminari dell’Ordine degli Ingegneri di Latina

26/03/2015 di
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fabrizio-ferracci-latina-24oreUrbanistica concertata e riqualificazione: sono questi gli assi portanti del ciclo di dieci seminari proposti dall’Ordine degli Ingegneri di Latina e dalla sezione regionale dell’Istituto nazionale di Urbanistica. Gli incontri – inseriti nell’ambito della formazione professionale obbligatoria – si svolgeranno due volte al mese, sino al prossimo 5 novembre 2015, presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri in piazza Celli, 3 a Latina.

Di fronte ad una platea di professionisti – soprattutto ingegneri ma anche numerosi architetti  e dirigenti pubblici- sono stati presentati i contenuti del ciclo seminariale introdotto dal presidente dell’ordine Fabrizio Ferracci.

«L’urbanistica moderna si caratterizza per il riuso e la riqualificazione del territorio, e per realizzare questi obiettivi si deve partire da un elemento fondamentale, quello dell’evidenza pubblica, dell’ascolto del territorio e delle esigenze della collettività. Trasparenza, tempi certi e ruolo del privato sono i pilastri della nuova progettualità concertata». Prosegue Ferracci: «Temi più che mai attuali a Latina  – ricorda Ferracci – a fronte delle recenti polemiche: emerge più che mai la necessità approfondimento da parte degli addetti ai lavori affinché si mettano paletti che vanno rispettati. La normativa  offre oggi strumenti che garantiscono il singolo e l’interesse collettivo- conclude – senza dimenticare che la bussola per tutti dovrà essere una: riqualificare il territorio, dare nuovo senso a ciò che non si usato o si è usato male».

Gianfranco Buttarelli, vice presidente di Inu Lazio e dirigente al comune di Cisterna, si sofferma sui cambiamenti urbanistici in atto: «Una città oggi è più che mai complessa e articolata, diverse modalità di utilizzo si intrecciano, l’ambiente è sempre più compromesso per via di una  mobilità caratterizzata essenzialmente dal trasporto su gomma. Le risorse pubbliche -aggiunge –  sono ormai esaurite ed il territorio va governato dal soggetto pubblico in maniera irreprensibile, etica e trasparente. Il partenariato con il privato è una modalità operativa che oggi spinge ad ‘investire’ affinché vi sia un ritorno per la città stessa, ma con modalità diverse dal passato, oggi normate a livello di legislazione nazionale».

Il professor Domenico Cecchini, presidente dell’Inu Lazio ed urbanista all’Università  «La Sapienza» di Roma, dopo un excursus storico, è entrato nel merito dei nuovi strumenti urbanistici: «Oggi le città crescono in maniera ridotta, e mentre in passato ci si interrogava sulle dimensioni di un piano regolatore, oggi la questione centrale è un’altra: come possiamo trasformare un territorio affinché sia migliore e sostenibile? Certamente occorre superare gli strumenti tradizionali e percorrere la via dell’urbanistica concertata. Il che  – precisa – non vuol dire ‘corrotta’, ma va intesa come  presa di coscienza di quanto non non si possa più fare ricorso solo alle risorse  pubbliche, e che invece servono quelle  economiche, umane e tecniche del privato. Nel corso degli incontri – aggiunge –  studieremo i Print ( i Progetti integrati) caratterizzati da momenti di evidenza pubblica in cui si raccolgono le reali esigenze del territorio e le priorità in relazione ai bisogni attuali,  e non a quelli che non arriveranno mai. Dunque si dovrà realizzare l’utilità del privato, ma  in un processo controllato e governato dal pubblico. Esiste poi il Progetto Urbano – prosegue Cecchini –  ovvero un percorso di trasformazione rilevante della città: a Roma vi sono alcuni esempi ma non ancora conclusi, nell’esperienza europea invece ve ne  sono  in Francia, Inghilterra e Spagna». La giornata è proseguita con la presentazione dei seminari da parte dei singoli relatori.

Per le informazioni sul calendario degli eventi: wwww.ordineingegnerilatina.it