Abusi sessuali su un’alunna. Il papà registra il preside che ammette: “Volevo consolarla”
Registra di nascosto la conversazione con il preside accusato di aver abusato della figlia. La prova è stata ammessa dal tribunale di Latina, come deciso dal giudice Lucia Aielli che presiede il collegio penale dove è in corso il processo a carico del preside accusato di aver molestato una studentessa. Il papà della ragazza ha registrato di nascosto la sua conversazione con il preside quando chiese chiarimenti sull’episodio raccontato dalla figlia. Il preside, durante la conversazione, ammette di averla toccata, “forse accidentalmente” dice, ma solo per “consolarla” visto che non si sentiva bene.
La prova audio – scrive Il Messaggero – è stata acquisita su richiesta dell’avvocato Orlando Mariani che assiste la giovane studentessa. In base a una sentenza della Cassazione questo tipo di prove sono lecite e possono essere ammesse. Il dirigente scolastico di Roma è accusato di aver abusato di un’allieva 12enne sull’isola di Ventotene durante una gita scolastica nel 2010. L’uomo avrebbe accompagnato nella stanza dell’hotel l’alunna che lamentava un dolore alla caviglia, iniziando a palpeggiarla nelle parti intime. Ieri in aula è stata ascoltata anche un’insegnante che partecipò alla gita.
da voltastomaco, abusare di una ragazzina significa essere spregevoli o malati di mente.
Hai perfettamente daccordo, sono padre di due figlie di 6 e 2 anni e metterei la pena di morte per questo….. però bisogna fare anche attenzione, perchè un gesto paterno e sinceramnete affettuoso senza alcuno scopo può condizionare la vita e la carriera di una persona per bene mossa da buone intenzioni che non ha nessuna colpa …… Bisogna stare attenti a sparare giudizi ai 4 venti……
Tra l’altro leggendo attentamente l’articolo, mi sembra che questa registrazione sia più a favore delle buone intenzioni dell’insegnante, piuttosto che testimonianza di “morbose” attenzioni…….
Poi cosa sono le parti intime? d’accordo col pudore e il buon gusto a non declinare meglio nell’articolo, ma se non si declina meglio non si capisce in che termini la giovane avrebbe descritto il fatto ed in che termini li descrive il professore, se c’è accordo o non accordo tra le due versioni e se CMQ una di queste versioni è inequivoca (nella sua natura di gesto violento o libidinoso) oppure equivocabile.