Rapinatrice senza scrupoli, colpiva gli anziani conosciuti negli ambulatori

17/01/2015 di
polizia-latina-24ore

polizia-questura-latina-24ore-5789022Una rapinatrice seriale che senza scrupoli colpiva le vittime più deboli e indifese, gli anziani. Gli agenti della squadra mobile della Questura di Latina hanno arrestato all’interno di una abitazione di Aprilia Lucia Lafleur, 53 anni, nei confronti della quale pendeva un ordine di esecuzione emesso dalla Corte di Appello di Roma per una pena di 4 anni da scontare.

La donna ha tentato inutilmente di fuggire, ora è rinchiusa a Rebibbia. Incredibile il modus operandi della donna. Prima si spacciava presso ambulatori pubblici per parente di malati gravi, poi entrava in confidenza con gli anziani in attesa dal medico per riuscire a raccogliere informazioni utili. Poi andava a trovare a casa gli anziani che aveva conosciuto nelle sale d’aspetto. Lì, accompagnata da un minore o con qualche altro espediente, versava nel bicchiere delle vittime un sonnifero e lei era pronta ad agire indisturbata. Ripuliva le case portando via qualunque cosa di valore, oltre naturalmente al denaro.

  1. Se questa persona fosse stata qualcuno che malmenava o anche solo insultava i rom e gli zingari l’avremmo subito accusata di razzismo ed avremmo invocato una punizione esemplare e leggi speciali; se invece si fosse macchiata di qualche atto, anche uno solo e solo verbale, contro omosessuali l’avremmo accusata di omofobia, avremmo chiesto una punizione specialissima e severissima (radio e televisioni indignate, cortei in tutte le città, ecc.) e preteso subito l’approvazione di leggi antiomofobia speciali.
    Ma che volete, era salo una che truffava e derubava degli anziani, magari con l’attenuante che è un’emarginata sociale e che poverina ha bisogno di soldi per vivere e forse anche per la droga (ovviamente se fosse tossicodipendente è perché è stata emarginata ed ha avuto un infanzia difficile).
    Quindi non possiamo che capirla ed indignarci per il suo arresto, chiedendo tutti in coro l’immediato rilascio con congruo indennizzo, riconoscimento di una idonea rendita sociale di 2000 euro mensili e l’assegnazione di un alloggio sociale di 200 metri quadrati.

  2. La settimana scorsa al poliambulatorio di Aprilia sono stato anche io avvicinato da una ragazza giovane, con vestito e stivali di pelle neri, che chiedeva soldi.
    Non gli ho dato niente, ma credo che altri ci cascavano; non so se era lei.