A Latina i redditi più bassi del Lazio

13/01/2015 di
soldi-denaro-banconote-387681761

denaro-soldi-contantiCresce il reddito pro capite e la spesa per i beni durevoli nel Lazio, ma Latina è il fanalino di coda. Lo dicono i dati raccolti dall’Osservatorio di Findomestic Banca, giunto alla 21° edizione nell’anno del trentennale di Findomestic, che stamattina ha presentato i risultati dell’indagine nel corso di una conferenza all’Hotel Regis di via Vittorio Emanuele Orlando.

In tutta la regione, la spesa per i beni durevoli nel 2014 ammonta ad oltre 5 miliardi di euro, ed è aumentata parallelamente al reddito pro capite, con una crescita rispettivamente dello 0,7% e dell’1,8%. Il reddito pro capite anche quest’anno conferma la differenza tra Roma e le altre quattro province, con un incremento nella Capitale dello 0,8% raggiungendo quota 20.729 euro. Seguono Viterbo (13.735 euro), Frosinone (13.382), Rieti (13.213) e Latina (12.937).

Per quanto riguarda i settori di spesa, la crescita più sostenuta si ravvisa per le auto nuove (+5,2%, con una spesa di oltre 1 miliardo di euro) e per i motoveicoli (+3,9%, per circa 120 milioni spesi nel Lazio). Seguono il settore dei mobili (+1,7% rispetto al 2013), degli elettrodomestici (la crescita è lieve ma c’è, attestandosi intorno allo 0,5%), e i prodotti informatici.

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I dati del Lazio

I dati del Lazio

I DATI

I settori di spesa

  • Auto e moto – La crescita più sostenuta si ravvisa per le auto nuove (5,2%) e per i motoveicoli (3,9%); più modesta per le auto usate (1,7%). La spesa per le auto nuove è stata di 1.189 milioni €, quella per l’usato di 1.694 milioni e di 120 milioni per quella per i motoveicoli.

  • Mobili – il settore dei mobili fa segnare un incremento dei volumi di spesa dell’1,7% (dato superiore alla media nazionale che si ferma all’1,5%) per una cifra complessiva di 1.295 milioni €, contro i 1.273 dello scorso anno. La spesa media da parte delle famiglie è stata di 538 €, rispetto ai 536 della media nazionale.

  • Elettrodomestici – Aumenta lievemente la spesa destinata agli elettrodomestici grandi e piccoli (+0,5% rispetto al 2013) che si attesta a 372 milioni . In calo invece l’andamento del mercato dell’elettronica di consumo con la spesa delle famiglie laziali, ridotta del 10,0%, che si ferma a quota 192 milioni.

  • Prodotti InformaticiIl settore dell’informatica registra una diminuzione del 2,5% rispetto allo scorso anno, per un totale di vendite pari a 193 milioni €, contro i 198 fatti segnare nel 2013. La spesa media per famiglia in regione è stata di 80 €, appena più bassa dell’ammontare nazionale di 82 €.

Le province

Il reddito disponibile pro capite anche quest’anno conferma la differenza tra Roma e le altre quattro province della regione. Nel 2014 il reddito pro capite nella capitale si è incrementato dello 0,8%, raggiungendo quota 20.729 € (nel 2013 era di 20.572 €). Seguono, ben distanziate, Viterbo e Frosinone (rispettivamente 13.735 e 13.382 €), con entrambe che guadagnano 0,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Chiudono la classifica regionale Rieti, con 13.212 € (+0,2% sull’anno precedente), e Latina con 12.937 € (+0,1%).

La spesa per l’acquisto di auto nel 2014 ha mostrato un andamento positivo, sia per l’usato (+1,7%) che per le auto nuove (5,2%). Come sempre, Roma ha fatto la parte del leone in termini di volumi di vendita: 926 milioni €. Seguono Latina con 98 milioni (erano 94 dodici mesi fa, +4,3%), Frosinone con 74 milioni (+8,8%), Viterbo con 63 milioni (+4,5%) e Rieti, ultima, con 27 milioni (+0,9%). La crescita è stata più contenuta per il mercato dell’usato. Anche in questo caso, a guidare la classifica è Roma con vendite per 1.359 milioni € (+2,6%). Le altre province mostrano tutte il segno negativo: Rieti -0,3%, Viterbo -0,4%, Latina -2,4% e Frosinone -2,4%. Per quanto riguarda le moto, oltre a Roma (dove le vendite sono aumentate del 4,1%, passando dai 95 milioni del 2013 ai 99 del 2014), anche tutte le altre province hanno riportato segni positivi. Fa eccezione Frosinone che è scesa di 7,8 punti percentuali. Latina è stata la provincia con l’incremento percentuale più incisivo: +7,1%. A Rieti e Viterbo il mercato dei motoveicoli cresce invece rispettivamente del 3,7% e del 3,6%.

Nel comparto dei mobili tutte le province hanno mostrato una crescita ad eccezione di Rieti dove il mercato è sceso di 0,9%. Roma ha totalizzato un +2,3%, Viterbo +1% e Latina +0,7%. Frosinone è invece rimasta stabile rispetto all’anno precedente a quota 115 milioni di euro.

Per quanto riguarda gli elettrodomestici grandi e piccoli, Roma è la provincia che presenta l’incremento più incisivo dei volumi di vendita (+0,8%, per un totale di 279 milioni €). Latina riporta un aumento dello 0,5% per un controvalore di 34 milioni €. Le altre province riportano il segno meno con Viterbo che scende dello 0,2%, Frosinone dell’1,1% e Rieti del 2%, per dei controvalori rispettivamente di 19, 30 e 10 milioni €. L’elettronica di consumo ha riportato una diminuzione in tutte le province con Rieti che ha mostrato la decrescita maggiore: -16,1%.

Il comparto informatica per le famiglie, che nel complesso in Lazio nel 2014 ha registrato una spesa per circa 193 milioni €, ha riportato una diminuzione di vendita in tutte le province. La decrescita più forte si è verificata nella provincia di Rieti (-4,9%); a seguire Frosinone (-3,9%), Viterbo (-3,2%) e Latina (-2,4%). Nella capitale la diminuzione di spesa è di 2,2 punti percentuali con 151 milioni spesi a fronte dei 154 dell’anno scorso.

Alcune tendenze che si riscontrano anche nel Lazio

In occasione del trentesimo compleanno di Findomestic l’azienda ha analizzato e messo a confronto comportamenti d’acquisto e valori dei 30enni di oggi e dei 30enni di 30 anni fa. Si tratta di due universi distanti e distinti: nati e cresciuti in una realtà in espansione, i sessantenni odierni aspiravano a diventare qualcuno, tramite percorsi di vita stabili e tappe pianificate. I giovani di oggi vivono in una condizione di costante cambiamento, senza possibilità e prospettive di sviluppo, respirano scetticismo, sono costretti a fenomeni di adattamento continui. In questo contesto di precarietà si ampliano a dismisura le possibilità di scelta. Diventa premiante l’esperienza acquisita attraverso percorsi esplorativi, le scelte divengono instabili e fluttuanti. Quello che conta non ė più il possesso di un bene, ma l’esperienza che questo fornisce. Il motto dei trentenni odierni potrebbe essere “scopro dunque esisto”, per i trentenni di allora era “solidi e sicuri”.

I giovani di oggi vedono le spese per trasporti incidere maggiormente sui loro budget, trent’anni fa era il mutuo. Seguono per i trentenni di oggi le spese per un eventuale mutuo o affitto e, quindi, quelle per il cellulare e le ricariche/internet.

Le priorità per i trentenni e i sessantenni sembrano non essere troppo diverse ma presentano alcuni significativi scostamenti: i giovani di oggi vedono come prioritaria la stabilità del posto di lavoro, seguita dalla famiglia e della salute. I 30enni degli anni ’80, invece, mettevano in testa la famiglia e appena sotto la stabilità del posto di lavoro e l’avere una casa di proprietà, bene sempre più inaccessibile per i giovani di oggi, scivolato al 4° posto nella classifica delle loro priorità.

I giovani di oggi cercano acquisti facili da fare, leggeri da mantenere e semplici da restituire e le formule di consumo che sono compatibili con questo tipo di fruizione sono le formule low cost, l’e commerce, la sharing economy e il cloud shopping.

  1. … E allora come fanno tutti ad avere i SUV, le scarpette con la consonante e le borse firmate???? Non mangiano??? Del resto: “Chi bello – e FINTO ricco – vuole APPARIRE un poco deve soffrire!!! Povera Latina…!!!

  2. Più bassi? Ma se abbiamo la concessionaria monomarca Porsche…

  3. eppure è così, bisogna considerare i numerosissimi parassiti che albergano e delinquono nell’ambito della (poco) operosa comunità pontina
    TANTE PERSONE CHE MAGNANO A SPESE ALTRUI E NON LAVORANO, O LAVORANO IN NERO

  4. tanto nero e o debiti. la scusa di lavorare a nero per sopravvivere non la accetto, ogni mese come dipendente ho 700 800 euro di trattenute fiscali…bisogna pagare tutti le tasse per pagarne meno….e le auto che girano e i vestiti non sono cianfrusaglie…

  5. … la gente veramente non mangia per far FINTA di essere benestante (l’apparenza a Latina è ancestrale!) e visto il grado di inconsapevolezza e illusione vota gli amici di merende: sempre gli stessi! Si compra le case col rombo pagandole con costi fuori mercato e si compra le macchine dando solo l’anticipo! E se succede qualcosa? …un pò di finta indignazione e poi tutti al PUB e in pizzeria! Certo, non sono tutti così, anzi, però è un circolo chiuso di perdenti (voglio essere buono!) quello che governa questa città con l’aiuto della consapevolezza! E i risultati si vedono: stiamo diventando ultimi in tutte le classifiche nazionali! Povera Latina…!

  6. … Dipende dai punti di vista! …o forse semplicemente c’è chi vede una realtà e chi ne vede un’altra! E’ il sistema di riferimento che genera il risultato finale: positivo o negativo (considerato il “sistema”)! O sei benestante, o non sei di Latina!

  7. …Usare paroloni non sempre è il modo migliore per far si che il messaggio arrivi ai più! La genialità – che non ci appartiene! – sta nel rendere semplice e di immediata comprensione le cose complicate! E del resto nell’era (funesta!!!) dei Social Network e della tecnologia che addormenta le coscienze – non a caso! – la gente è sicuramente più presa dalla moda dell’ultimo telefono o dell’ultima macchina che dai milioni di warning giornalieri (sociali, politici, economici, ambientali…)! Anche perchè a parte il gazzettino pontino e quello sportivo voglio propio vedere quante persone preferiscono affligersi con la lettura consapevole di un giornale o di un libro!? E per finire, visto che noi poveri provinciali non capiamo tutto, il risveglio delle coscienze lo vorresti fare con chi gioverna il mondo e, più in particolare, con chi governa questa città??? AHAHAHAHA!

  8. …Dimenticavo! I problemi a cui Ti riferisci sono certamente reali ma è anche certo che, se potessimo mai riferirci a realtà locali che tentano di contrastare o sopravvivere alla miriade di crisi che attanagliano il mondo occidentale, con un minimo di iniziativa e qualche buona idea, Latina non farebbe certo parte di quelle realtà e sarebbe tra le prime a scomparire dietro i suoi stessi illusori valori (quelli che tanto Ti indignano!) e il malgoverno!