LATTE, RAGGIUNTO ACCORDO SUL PREZZO

30/07/2010 di

È stato raggiunto un accordo tra le organizzazioni agricole di produzione e l’industria di trasformazione sul latte alla stalla che sarà pagato 38 centesimi al litro più 0,05 cent/lt come premialità per la qualità e la tracciabilità latte laziale, a fronte degli attuali 35,70 cent/lt.

 

Lo ha annunciato l’assessore alle Politiche agricole della Regione Lazio, Angela Birindelli, nel sottolineare che «il Lazio è la prima Regione a chiudere un accordo interprofessionale sulla filiera latte, e che l’accordo – annunciato oggi in conferenza stampa – è stato possibile grazie all’intervento della Regione e alla grande disponibilità da parte di tutti i componenti del Tavolo Tecnico che ringrazio». «Il comparto del latte – ha sottolineato l’assessore regionale – con le sue duemila aziende e una produzione conferita all’industria di quasi 400mila tonnellate di latte è fondamentale per il sistema economico della Regione Lazio». Infine «il Tavolo, voluto dalla Regione e fortemente sostenuto dalla presidente Polverini, ha dato pertanto risposte certe e immediate», ha concluso Birindelli che s’impegna a sostenere la filiera con 2,2 milioni di euro erogabili già da subito.

L’assessore delle Politiche agricole Angela Birindelli si è poi dichiarata «molto soddisfatta della raggiunta intesa condivisa» al Tavolo Tecnico, dopo un iter faticoso e difficile in cui la Regione Lazio ha concretamente messo a disposizione un investimento di 2,2 milioni di euro da investire per il miglioramento della qualità del prodotto e per l’assistenza tecnica alle aziende. Interventi che verranno organizzati al Tavolo Tecnico che sarà permanente, con l’obiettivo di valorizzare il comparto lattiero caseario partendo dalla territorialità e rendendo più competitivo il latte Made in Lazio sui mercati«. Birindelli ha dato poi atto di aver lavorato con una »filiera che vuole mantenere vivo il tessuto produttivo laziale« per una azione di valorizzazione articolata in tre punti: miglioramento della qualità del prodotto fresco, assistenza alle aziende, promozione. L’intesa raggiunta oggi sul prezzo del latte alla stalla per tre mesi (luglio-settembre 2010), legato all’impegno dell’intera filiera per un miglioramento della qualità del latte conferito, è stato sottoscritto da: assessorato all’Agricoltura e della Regione Lazio, Comune di Roma, Provincia di Roma, Parmalat Spa, Centrale del Latte di Roma, Centrale del latte di Rieti, Fattoria Latte Sano, Assolatte, Confcooperative, Confagricoltura Lazio, Coldiretti Lazio, e Cia Lazio. Massimiliano Lucarelli del Comune di Roma, a nome del sindaco di Roma Alemanno, »dà atto del risultato eccezionale raggiunto oggi, e del considerevole sforzo economico della Regione a sostegno della filiera del latte. Fondamentale inoltre la scelta di rendere il Tavolo Tecnico uno strumento operativo permanente«.

  1. PERCHE’ I PRODUTTORI DI LATTE (LE STALLE) NON FANNO UN BANALE CONSORZIO PER LA VENDITA DIRETTA?
    ORAMAI E’ UNA SOLUZIONE COLLAUDATA.

    DI CHE HANNO PAURA? DI NON POTER POI VENDERE L’ALTRO LATTE AI GRANDI DISTRIBUTORI/LADRI?

    – QUALE ALTRI INTERESSI SI NASCONDONO SOTTO?
    – SONO VERE LE QUOTE LATTE?

    QUALCOSA NON TORNA SECONDO LA GABANELLI (REPORT RAI3). IL SOLITO SISTEMA DOVO MAGIANO ALLA GRANDE I FURBETTI? CERRTOOOO.. E NOI PAGHIAMO (3 VOLTE) IL CARO LATTE (CHE DOVREBBE ESSERE CALMIERATO), I CONTRUIBUTI AGLI ALLEVATORI, E LE BELLE MULTE ALLA C.E.

    CHE BEL PAESE, QUANTO TI AMO ITALIANO MEDIO.

  2. Ciao, ho notato che in quasi tutti i tuoi commenti scrivi sempre in maiuscolo..vorrei far notare che scrivere in maiuscolo nel web equivale ad urlare nella vita reale…non credo che noi tutti siamo “sordi” virtualmente. Ti consiglio di scrivere in minuscolo d’ora in poi, tanto i concetti si capiscono uguale( e si