COMITATO BONINO SU OTTOVOLANTE DELLE CIFRE

29/03/2010 di

Un pomeriggio sulle montagne russe.
L’espressione è del coordinatore della campagna elettorale Riccardo Milana, ma
interpreta in pieno l’aria della maratona di via Ripense 4, dove ha sede il comitato
elettorale della candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio
Emma Bonino.


Un pomeriggio sul filo, un occhio ai dati dai seggi, un occhio alle
televisioni tutte accese sui programmi di approfondimento, in attesa degli
aggiornamenti sui dati delle urne. Che, per lunghe ore, hanno segnato un sostanziale
pareggio: 49,7 a 49,7 poi 49,8 a 49,8 per attestarsi, in serata, su un lieve
vantaggio per la radicale, 50,53 contro 48,89 (1875 sezioni su 5266) della rivale
Renata Polverini, poi subito smentito dalla rilevazione successiva, che dava invece
la vicepresidente del Senato al 49,5 contro il 49,9 della ex sindacalista.
Impossibile star dietro al testa a testa. Nessun boato, nessuna festa, dunque,
neanche provvisoria: solo l’attesa e la cautela tra le sciarpe gialle e i poster con
il volto della candidata, nei corridoi stracolmi, nelle stanze affollate.
Finite le sedie, sono tutti seduti sulle scrivanie tra i pc, i giornali coi titoli
interrogativi, i taccuini e le mille bottigliette d’acqua. Bonino arriva al comitato
alle 15, minuto più minuto meno. Come va? «Tutto bene». Poi sparisce nella sua
stanza, dove si chiude a discutere con i leader del centrosinistra che passano a via
Ripense. Ne uscirà verso le 19, per una breve pausa. «La notte sarà lunga» spiega lo
staff. Nel frattempo, erano passati il presidente della Provincia di Roma Nicola
Zingaretti, molto sorridente, e il deputato Michele Meta. Si vede anche il presidente
del Consiglio regionale Bruno Astorre. Attivissime, per i corridoi, la deputata
radicale Rita Bernardini e l’assessore allo Sport della Provincia di Roma Patrizia
Prestipino. Massimiliano Iervolino, leader romano dei radicali, consulta carte al
telefonino tra la sua stanza e la sala stampa, dove decine di giornalisti ed
esponenti politici, calcolatrice alla mano, computano vantaggi, rimonte, scenari. A
Roma, questo il dato sulla bocca di tutti e su cui tutti si basano, Bonino è in
vantaggio netto. Il ragionamento che circola è dunque che se il vantaggio nella
Capitale copre il dato meno incoraggiante delle province, in particolare Latina e
Frosinone, allora è fatta. Certo però che si parla di un pugno di voti, circa 20 mila
secondo il pallottoliere di Riccardo Milana. «Il dato di Roma città è consolidato –
spiega il senatore Pd – adesso vediamo come va in provincia di Roma e soprattutto il
recupero che avremo sulle altre province». Eppure chi si sbilancia c’è, e si tratta
del vicepresidente della Regione Esterino Montino: «Sono speranzoso, alla fine
vinceremo – ha detto arrivando al comitato – Sono molto fiducioso perchè i dati ci
vedono leggermente avanti, anche se dobbiamo aspettare i definitivi». La notte è
lunga, e l’attesa continua.