HELLO KITTY DIVENTA MUSICAL, UNA PONTINA NEL CAST

14/03/2010 di

Dopo il debutto di febbraio a Milano e poi Lugano, Torino, Firenze, fa tappa a Roma da martedì al 28 marzo al teatro Olimpico il musical dedicato a Hello Kitty, la gattina giapponese diventata in 35 anni un fenomeno di costume mondiale, inizialmente ideato dalla società nipponica Sanrio come personaggio espressivo della cultura giapponese fatta di piccoli riti quotidiani, armonia e gentilezza e che ha finito per ispirare mode e modi. Il personaggio di Hello Kitty vivrà una coinvolgente avventura legata ai sogni e alle aspirazioni di tre giovani ragazze, le Kitty Girls – Marina Maniglio di Bari, Selene Scarpolini di Varese e Tania Tuccinardi di Fondi (Latina) – interagendo per la prima volta con attori reali.


Questa la trama del musical che vede alle sue spalle un progetto di produzione importante e di respiro internazionale, con un investimento iniziale di realizzazione di tre milioni di euro; venticinque attori e ballerini in scena, scelti durante le audizioni di Londra, Milano e Parigi; scenografie imponenti e tecnologiche; musiche che coinvolgeranno il pubblico andando incontro ai gusti di spettatori estremamente eterogenei, con brani musicali che esplorano il genere pop con richiami al punk, al rock, alla dance alla musica elettronica e alle melodie teen pop; ed infine, un esclusivo merchandising dedicato che proporrà una collezione di articoli unici ispirati allo show. Lo spettacolo sarà in tournee fino a maggio 2010 nelle principali città italiane in anteprima mondiale mentre da ottobre 2010 la tournee varcherà i confini nazionali approdando nei maggiori Paesi europei. Sanrio, l’azienda giapponese ideatrice del brand Hello Kitty, ha affidato la produzione di «Hello Kitty The Show» alla Società italiana Poltronissima che nel 2005, con Mas Music Arts & Show – ha lanciato in Italia il genere family show grazie alle precedenti produzioni Winx Power Show, Scooby Doo Live on Stage, Winx On Ice e Il mondo di Patty. Le musiche sono di Fabio Serri, le coreografie di Alberta Palmisano, le scenografie e i costumi di scena di Giò Forma Studio, i testi di Armando Toscano, con la regia di Toto Vivinetto