MALARIA, IDEATO IL METODO PER BLOCCARE LA TRASMISSIONE

22/12/2009 di

Ideato da scienziati italiani un metodo per impedire alla zanzara vettore della malaria di riprodursi e quindi di trasmettere il parassita malarico: si tratta di bloccare un enzima del maschio dell’insetto necessario al processo di fecondazione delle uova della zanzara.

Con uno spray o una soluzione contro questo enzima che si possano spargere facilmente nell’ambiente, dunque, si potrebbe bloccare il ciclo riproduttivo della zanzara nelle regioni dove circola il parassita della malartia, ha spiegato Flaminia Catteruccia dell’Università degli Studi di Perugia, che lavora anche presso l’Imperial College di Londra.

La ricerca è stata pubblicata sulla rivista PLoS Biology. Gli esperti hanno scoperto un passaggio cruciale per la fecondazione delle uova della zanzara, Anopheles gambiae, che trasmette la malaria: il maschio della zanzara, dopo aver depositato lo sperma nell’organo ‘depositò della femmina, forma e deposita anche la cosidetta ‘massa dell’accoppiamentò, ovvero una ‘gelatinà di proteine e fluidi seminali, il cui ruolo finora era ignoto, ma si pensava servisse solo da ‘tappò per impedire che altri maschi fecondino la stessa femmina.

I ricercatori hanno scoperto invece che senza questa gelatina la fecondazione delle uova non avviene. La massa dell’accoppiamento è indispensabile, in zanzare di laboratorio, infatti, se si blocca l’enzima del maschio che serve a formare questa gelatina, lo sperma depositato dai maschi nell’organo femminile non è più in grado di fertilizzare le uova; il ciclo riproduttivo della zanzara, cioè, si blocca. «Se in futuro svilupperemo un inibitore che previene la coagulazione della ‘gelatinà nel maschio di Anopheles gambiae – spiega Catteruccia – con qualcosa che è facilmente utilizzabile nell’ambiente aperto, per esempio con uno spray come si fa con gli insetticidi, allora potremmo causare sterilità nelle femmine e limitare numericamente la popolazione di queste zanzare, in modo da impedire che trasmettano la malaria».

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Martedì 03 Novembre 2009