PORTO CESAREO, ADDIO ALLA STATUA DEDICATA A MANUELA ARCURI

13/09/2009 di

Addio alla statua dedicata a Manuela Arcuri. Con la deliberazione di Giunta numero 114 del 10 agosto 2009, l’amministrazione comunale di Porto Cesareo ha stabilito, incaricando l’ufficio tecnico, della rimozione ed il successivo riaffidamento agli operatori turistici cesarini che ne avevano commissionato la realizzazione della statua in pietra leccesse raffigurante la nota showgirl di Latina.


La stessa amministrazione sta poi avviando e valutando il successivo riposizionamento della statua in pietra leccese dedicata all’attrice Manuela Arcuri quale “simbolo di prosperità e bellezza”, in altra location da concordare congiuntamente con le parti sopracitate e sopratutto con il signor Gianni Ippoliti ideatore dell’iniziativa nel lontano luglio del 2002.

“Sia chiaro a tutti – esordisce Vito Foscarini sindaco di Porto Cesareo – che questa deliberazione non deve assolutamente innescare alcun tipo di polemica tra le parti: amministrazione comunale, categoria dei pescatori, operatori turistici ed il signor Gianni Ippoliti che in più occasioni hanno mostrato di ragionare strategicamente insieme per la promozione la tutela e la salvaguardia di Porto Cesareo. Non è una trovata pubblicitaria men che meno un capriccio di qualcuno. Detto questo -continua- voglio inoltrare da umile cittadino di porto Cesareo, attento alla alla promozione della giusta e sobria immagine della mia città,  proprio al signor Gianni Ippoliti, il mio più grande ringraziamento per l’indiscutibile portata massmediatica e l’alto valore di marketing, che l’operazione Arcuri ha portato sin dall’inizo della trovata al nostro comune. Proprio ad Ippoliti questa mattina ho proposto telefonicamente di pensare una nuova location capace di ospitare l’idea, magari accompagnandola con una nuova campagna di comunicazione appositamente studiata. E’ logico e normale che il signor Ippoliti sia libero di esprimere le sue idee in merito alla questione, cosa che peraltro sa fare molto creativamente, come meglio crede; l’importante è che lo si faccia nel rispetto di tutti. Un sindaco che ambisce ad essere tale, ha questo specifico mandato da rispettare e d io per mia storia personale e cultura mi impegnerò finchè ne avrò facoltà, a soddisfare nel migliore dei modi le richieste dei miei concittadini. Ripeto -conclude Foscarini- per la portata promozionale non possiamo che essere assolutamente grati ad Ippoliti ed alla signora Arcuri, che invito ufficialmente a Porto Cesareo magari non per prendere a martellate la statua ma per farsi un bel bagno nelle nostre splendide acque”.

Da qui il chiarimento e la notifica delle decisioni dettagliate nella delibera 114, motivata da una specifica richiesta dell’assessore alla pesca Giuseppe Fanizza che ha accolto nel tempo le motivazioni addotte e dettagliate a più riprese dalla categoria dei pescatori cesarini.

“La statua in pietra leccese raffigurante le fattezze dell’attrice Manuela Arcuri -è scritto nella deliberazione dice Fanizza- posizionata sul molo di fronte all’isola Grande o dei Conigli, abituale meta di partenza delle piccole imbarcazioni da pesca, non risponde alle aspettative dei pescatori cesarini e più in generale della popolazione, che ci ha comunicato in tempi diversi ed in diversi modi, che preferisce vedere in un monumento la raffigurazione esclusiva della donna del pescatore sempre in ansia per le sorti del proprio caro che lavora tra le difficoltà nascoste del mare a guadagnarsi da vivere; o meglio ancora un monumento di forte retaggio religioso tipico della tradizione culturale cristiana di Porto Cesareo. Parlo della Madonnina del Mare al quel spesso i pescatori cesarini rivolgevano la loro preghiera prima di imbarcarsi. Nessuna polemica con nessuno quindi -conclude Fanizza- anzi sarebbe il caso che questa storia proprio per l’impegno per la promozione del territorio, profuso da tutti, sopratutto dal signor Gianni Ippoliti e dalla signora Manuela Arcuri che ringraziamo entrambi, si concluda qui nel rispetto delle nostre identità tradizioni e professioni”.