SAN FELICE CIRCEO, IL SINDACO: UN TAPIS ROULANT PER SALIRE IN PAESE
«La stagione è andata bene, anche se è cominciata tardi. Con un agosto che stentava a decollare, ma che poi non ci ha deluso. Comunque
il bilancio lo faremo nelle prossime settimane con tutte le categorie interessate». Vincenzo Cerasoli, sindaco di San Felice Circeo, perla del litorale pontino, non è pessimista. Lui il polso dell’estate lo ha meglio di tutti. È infatti il titolare dello storico stabilimento La Bussola, dove da maggio a ottobre è sempre possibile trovarlo a lavoro al chiosco con la famiglia. È qui che ‘ricevè i cittadini come fosse il suo ufficio al palazzo del municipio nella Torre dei Templari, mentre sta alla macchina del caffè o prepara panini. Parla con tutti e non c’è neanche bisogno di prendere appuntamento.
Insomma Cerasoli è uno che può vantarsi di dire di essere davvero un sindaco a servizio della gente 24 ore su 24. Anche di sera tardi, perchè
la sua Bussola fa le ore piccole. «Qui a volte abbiamo fatto anche qualche consiglio comunale», dice all’ADNKRONOS scherzando. «Comunque quello che mi piace moltissimo è il contatto diretto con la gente, al quale dopo essere stato eletto sindaco non ho voluto rinunciare. Il lavoro che faccio
mi dà un gran vantaggio. Al bar si chiacchiera e viene spontaneo dire ciò che si pensa, liberamente. Così mi è più facile scoprire quali sono i problemi che gli altri avvertono quotidianamente nel loro rapporto con la città, e mi riferisco anche ai turisti, soprattutto ai tantissimi romani che vengono in vacanza da noi. In questo modo anche le idee viaggiano più facilmente».
L’ultima? «È già quasi un progetto, che spero si possa tradurre in realtà entro il prossimo anno, anche perchè risolverebbe una delle emergenze estive più difficili da affrontare , quella della viabilità. Stiamo lavorando alla possibilità di realizzare un tapis roulant per salire su in centro storico, per altro rimesso a nuovo con un piano colore accuratissimo, lasciando l’auto giù. Un percorso mobile tra il verde, a picco sul mare e in una zona archeologica ancora tutta da valorizzare».
«I fine settimana sono diventati davvero un momento critico -riferisce il sindaco- soprattutto in questi ultimi anni. Non è più come una volta quando le famiglie si fermavano da noi per tre quattro mesi e magari era solo il marito a raggiungere moglie e figli il venerdì sera. Ora anche le donne lavorano e fanno su e giù. Così i giovani. E devo dire che quest’anno, magari per effetto della crisi, sono stati in molti, tra quelli che hanno casa qui, a tornare dalle nostre parti. Molti hanno riaperto e ristrutturato le ville. E ci vengono anche d’inverno». Vip? «Stanno tornando. Soprattutto calciatori.
A San Felice spesso ci viene anche Totti da Sabaudia». «Molto poi – aggiunge Cerasoli- stiamo cercando di fare per riportare da noi gli intellettuali. Il Premio Cultura del Mare nato molti anni fa a casa di Alberto Moravia resta tra i riconoscimenti più prestigiosi d’Italia, e porta a San Felice
scrittori da tutto il mondo. Abbiamo anche riaperto due cinema, uno intitolato ad Anna Magnani, con una programmazione di grande qualità. E dato largo spazio alla musica, con il Salotto della lirica».
Abusivismo edilizio? «Un problema risolto qui da noi», assicura il sindaco, che tra l’altro sta lavorando ad un nuovo piano regolatore. «Non ci sono ecomostri», come in altre zone del litorale. «Magari qualche piccolo ampliamento non regolare. Poca cosa insomma. Comunque c’è una grande cultura e un gran rispetto per l’ambiente, e amore da parte di tutti i cittadini per il mare, che quest’anno ha ottenuto la bandiera blu di cui siamo orgogliosissimi».
Abusivismo edilizio risolto?? Mah…. E le migliaia di pratiche di condono giacenti, come ha detto il presidente dell’Ente Parco…
PEr la controprova basta andare sul sito del Tar LAtina e leggersi le sentenze e le ordinanze.. La maggior parte di quelle riguardanti l’abusivismo (ordinanze di demolizione, dinieghi di condono e sanatoria) riguardano due comuni: Terracina e S. Felice…
Una marea di ricorsi, che la maggior parte delle volte il Tar respinge… ma di cui non si vede l’epilogo, cio