LATINA SCALO RICORDA DON VINCENZO FAUSTINELLA
Tutte le vecchie famiglie di Latina Scalo, e non solo, erano presenti alla serata in ricordo di don Vincenzo Faustinella, primo parroco della Comunità scomparso nel 1995, che si è tenuta ieri sera nel Giardino Circoscrizionale.
Moltissimi hanno risposto all’invito, voluto dalla Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore e dal Comitato “In ricordo di don Vincenzo” che la Pro Loco-Latina “ Il Villaggio” è stata ben felice di inserire nella programmazione de L’Estate del Villaggio 2008, come ha ricordato il Presidente del sodalizio Giancarlo Rosati introducendo la serata. “Per non dimenticare, per avere memoria nel ricordo di don Vincenzo” ha sottolineato il Parroco don Giuseppe De Nardis “quella memoria di ciò che dovremmo essere qui allo Scalo. Una Comunità di persone che si guardano in faccia, persone che non sono estranee l’una all’altra, persone che, insieme, camminano verso il mondo…”. Lorenzo Ciurleo, un cognome storico per Latina Scalo, ha spiegato le motivazioni che sono state alla base del lavoro del Comitato “In ricordo di don Vincenzo” , i programmi futuri, il coinvolgimento delle persone, l’intitolazione del costruendo Parco Pubblico proprio alla figura di Monsignore. E’ stato, poi, il Presidente del Consiglio Comunale di Latina Nicola Calandrini, a portare il saluto del sindaco Zaccheo, trattenuto da impegni istituzionali e “profondamente rammaricato di non essere presente ad una occasione che vuole ricordare una figura che ha contribuito, in modo così determinante, a fare la storia di Latina Scalo e non solo…”. E’ toccato al cantautore Sergio Ciccarelli sbalordire con la sua voce possente il numeroso pubblico . La sua interpretazione di brani classici del repertorio romanesco e napoletano, unitamente quelli di una “Granada” e “New-York, New-York” strepitose, hanno letteralmente fatto esplodere il giardino circoscrizionale in continui e scroscianti applausi.
E’ stata, però, la proiezione del video, curato da Peppe De Marco, validamente supportato dalla voce narrante di Sara Santilli, a catalizzare l’attenzione di tutti i presenti. Sono passate una dopo l’altra vecchie fotografie di famiglia in bianco e nero, si sono riviste le testimonianze fotografiche di una Latina Scalo che allora contava pochissimi abitanti, per molti è stato un momento emozionante. Si sono riviste le immagini del giovane sacerdote appena ordinato, del giovane parroco arrivato in un luogo senza chiesa, la sua “battaglia” per la costruirne , il suo essere stato educatore nelle scuole, il suo impegno quotidiano e costante. E poi la sua ultima battaglia contro la malattia, il suo sopportarne, con spirito sempre battagliero il lungo e doloroso decorso, la morte. Ed il lungo, lunghissimo applauso che ha concluso la proiezione, con tutte le persone in piedi, è stata la migliore conclusione di una serata veramente fuori del comune.
casualmente,su Latina 24 ore, leggo con piacere che mio cugino “Vincenzino”,di Sezze,sia sempre ricordato con affetto per quanto ebbe modo di farsi apprezzare ed amare.
Grazie.Carlo