Nave Costa, le accuse della stampa estera

16/01/2012 di

Accuse al capitano della Costa Concordia e tanti interrogativi sulle cause dell’incidente che ha coinvolto la nave campeggiano sulle prime pagine delle principali testate internazionali. «L’incredibile leggerezza del comandante», è il titolo richiamato in prima pagina di Le Figaro, che dedica al naufragio della Concordia l’intera pagina 10. «Dopo il naufragio della nave lungo le coste toscane, Francesco Schettino ha atteso un’ora per chiamare i soccorsi perima di lasciare prima del tempo la sua imbarcazione». Liberation dedica un articolo e grandi foto nelle ultime due pagine all’avvenimento, con il titolo «Sombre croisiere» (gioco di parole fra crociera «oscura» e «a picco»): «una scena degna del Titanic», commenta il giornale.

Le intere tre prime pagine sono invece dedicate da Le Parisien alla nave Costa, con il titolo «Nel cuore del naufragio» e una grande foto del panico a bordo. Il quotidiano parigino pone «quattro domande» sul dramma: «perchè la nave era così vicina alle coste? Si può parlare di errore umano? Le operazioni di salvataggio si sono svolte normalmente? Perchè questa confusione nel censimento delle vittime?». Grande attenzione anche in Germania: ben 566 i passeggeri tedeschi a bordo. «Un incubo», titola die Welt. «Fine di una crociera», si legge sul tabloid Berliner Zeitung. «L’evacuazione è inizata troppo tardi – continua il giornale – ed è proseguita in maniera caotica».

«Fine di un viaggio da sogno», titola la Sueddeutsche Zeitung. E dell’incidente si occupano anche i quotidiani economici, come Financial Times Deutschland e Handelsblatt, che in prima pagina, scrive: «L’avaria della nave da crociera minaccia gli affari della Carnival». Stessa atmosfera in Gran Bretagna: il popolare Daily Mail si chiede se «il capitano si stava facendo bello», tra «notizie che l’equipaggio si è imbarcato davanti a donne e bambini in una calca verso le scialuppe di salvataggio». Il Daily Telegraph riprende le voci secondo cui Francesco Schettino si sarebbe «deliberatamente» avvicinato agli scogli per «mandare un segnale di saluto a qualcuno a terra». Sul Guardian le critiche sono dirette agli «hotel galleggianti che possono essere affondati da uno scoglio».

Il Times fa paralleli con il Titanic e sottolinea la popolarità delle crociere: oltre un milione e mezzo di britannici si sono imbarcati in crociere nel 2009. Anche l’Herald Tribune, nella sua edizione internazionale, pone l’accento sul «caos» nell’evacuazione e sottolinea la corsa contro il tempo dei soccorritori. L’edizione online di Cnn dedica un articolo ai «coraggiosi» sommozzatori all’opera, mentre in un editoriale approfondisce le possibili cause del disastro: il Giglio è una zona molto conosciuta e il Mediterraneo «è navigato da migliaia di anni», afferma un esperto mettendo in dubbio la possibilità che lo scoglio contro cui si è infranta la nave non fosse segnalato.