Donne in piazza per difendere la dignità

13/02/2011 di

«Vogliamo un Paese che rispetti le donne tutte». Lo striscione rosa viene srotolato dalla terrazza del Pincio quando piazza del Popolo è già gremita. E fa da sfondo alla manifestazione «Se non ora quando?». Una protesta senza bandiere di partito, con qualche tricolore, ma soprattutto con tantissimi striscioni, cartelli, adesivi con slogan orgogliosi, irriverenti, a tratti rabbiosi. Per rivendicare con tutte le sfumature possibili «la dignità delle donne». Poco citato dal palco, è Silvio Berlusconi il protagonista nelle scritte che riempiono la piazza: «Via il sultano e la sua corte», «Fatti processare», «Nudo o vestito, per noi sei finito», «Bunga bunga in galera», «Se non ora quando le dimissioni?». C’è chi disegna il premier dietro le sbarre, chi ne storpia il nome («Burlesque pour Berlusque»), chi lo chiama ‘papì («Da papi a pappone: sei la nostra vergogna. Vattene!») e chi gli ricorda l’età («Mio nonno con la mini, lui con la minorenne»). Più d’uno sceglie l’appellativo greve di ‘culo flaccidò, citando le parole usate dalla consigliera regionale del Pdl Nicole Minetti in una telefonata intercettata: «Dimettiti! Grande capo ‘culo flaccidò», recita un cartello con una foto del premier con il copricapo da indiano. «Napolitano: una Clio tutta la vita. Berlusconi: una escort tutte le notti», è il cartellone che sventola una signora appena sotto il palco. Accanto a lei un’altra: «Io donna cattolica dico Basta! B. Vai via». Un boato si leva quando sul palco compare il cartello: «Sono una donna, non sono una Santa…nchè». Ma ce n’è anche per Giuliano Ferrara: «Giù le mani dalle nostre mutande». Un ragazzo esibisce sulla schiena la scritta: «Toste italiane», con sotto la foto del magistrato Ilda Boccassini. E più d’uno esibisce con orgoglio l’adesivo: «Non più disposti alla dittatura del machismo». Toni diversi, tanta fantasia. Sul prato di villa Borghese compare il cartello: «Vietato calpestare l’aIolanda». In piazza c’è chi cita Dante: «Fatte non fummo a viver come brute». E c’è chi ha legato il suo striscione a due scope per rendere più chiaro il messaggio: «Scopiamoli via!».

  1. Donne libere? donne intelligenti? donne essere umani? donne strumento di appagamento sessuale a servizio dell’uomo? o donne prese in giro dalla politica per andare a manifestare in piazza per la sinistra contro un governo di centro destra? Ma allora che donne siete??? Vi siete fatte prendere in giro con l’amore libero ( cosi godo anch’io)!!! ve lo ricordate? <> altra grande lotta politica della sinistra, droga libera cosi non vi rendete conto di cosa vi sta accadendo!!! Ma davvero? voi che scrivete o esponete quegli striscioni o gridate quegli slogan vi credete intelligenti? Perché sembra che vi siate sottoposte ad un’altra forma di sfruttamento, quale è la differenza tra una donna in bichini che promuove un automobile o una donna in piazza con uno striscione che non difende la dignità femminile? una delle due lo fa per soldi l’altra lo fa perché non ha ancora capito la differenza.