VIDEO FOTO Premio Pavoncella 2016: a Sabaudia premiazione delle “eccellenze in rosa”

05/06/2016 di
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Si è svolta ieri pomeriggio alle 18, presso l’auditorium del Parco Nazionale del Circeo a Sabaudia, la premiazione per il Premio Pavoncella, giunto quest’anno alla sua quinta edizione. Ideato e organizzato dal presidente di Arte Oltre, Francesca D’Oriano, il premio ha lo scopo di valorizzare le eccellenze tutte al femminile del nostro Paese e non solo. L’ideatrice dell’iniziativa, Francesca D’Oriano, spiega così le motivazioni che l’hanno portata alla realizzazione di questo premio che da anni organizza con tanto impegno e dedizione.

 

Irene Ferri Madrina e conduttrice dell’evento è stata l’attrice Irene Ferri, che con professionalità e simpatia ha presentato tutte le donne premiate. In apertura della cerimonia è stata conferita a Caterina Chinnici, magistrato e figlia del giudice Rocco Chinnici assassinato dalla mafia nel 1983, la carica di Presidente Onorario del Premio Pavoncella. Molto emozionata per questo riconoscimento inaspettato, la Chinnici ha ricevuto una vera e propria standing ovation nel momento in cui è stato ricordato l’importante lavoro svolto da suo padre.

Clara Balsano, premiata per la ricerca scientifica, Margherita Anzini e Anna Maria Tosto, per il premio "Donna dello Stato e per lo Stato"

Clara Balsano, premiata per la ricerca scientifica, Margherita Anzini e Anna Maria Tosto.

La premiazione vera e propria ha poi avuto inizio con l’assegnazione del premio “Donna dello Stato e per lo Stato”, consegnato al capitano dell’Arma dei Carabinieri Margherita Anzini, comandante della Compagnia di Terracina, e ad Anna Maria Tosto, prima donna Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Bari, premiata dal Prefetto di Latina, Pierluigi Faloni. Accomunate dall’origine calabrese, entrambe hanno avuto il merito di dimostrare che anche le donne, con il loro lavoro e con l’impegno professionale ed operativo, possono mettere in atto il desiderio di riscatto di una regione troppo spesso associata unicamente all’universo mafioso e criminale.

Si è poi passati ai premi nella sezione Arte, assegnati ad Alice Hansen, una giovane Restauratrice d’Arte presso la Fondazione Plart, premiata per la Valorizzazione dell’Arte e del Design, e a Federica De Rosa, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Napoli, premiata per la Conoscenza dell’Arte Italiana e Napoletana.

Diamante D'AlessioUn riconoscimento per il Giornalismo è stato consegnato a Diamante D’Alessio, direttore dal 2010 del settimanale femminile “Io Donna” che festeggia i 20 anni di pubblicazione come supplemento del Corriere della Sera. Un giornale che non ha paura di essere femminile, ricco di spunti, curiosità, suggerimenti e consigli pratici che ha saputo creare con le lettrici un senso di comunità.

A seguire, l’importante riconoscimento “Donna dell’anno” per il quale la giuria si è espressa con voto unanime: la scelta è ricaduta su Louise Richardson, la prima donna a rivestire la carica di rettore presso l’Università di Oxford, rompendo una convenzione che da 800 anni voleva unicamente uomini alla direzione dl prestigioso ateneo. La Richardson, pur non potendo partecipare personalmente alla cerimonia di premiazione, ha voluto comunque mandare un suo messaggio attraverso un video che è stato proiettato durante la premiazione.

Giovanna FamulariPer la sezione Musica un premio è stato assegnato a Giovanna Famulari, violoncellista dalla grande versatilità, in grado di spaziare dal classico al jazz, alla musica leggera e di saper armonizzare voce e suono. Ha una solida formazione in esecuzione orchestrale acquisita a fianco di vari Maestri, tra cui Accardo, Piovani, Rostropovich e Piovani. La Famulari ha poi concesso al pubblico in sala una sua breve esecuzione, con cui ha senza dubbio confermato le sue grandi doti.

Dopodiché si è passati all’assegnazione delle due borse di studio in memoria dell’imprenditore lucano Dino Rago, scomparso trent’anni fa. Beneficio concesso alla neolaureata Patrizia Corini, che con la sua tesi ha fornito un contributo nuovo per i prodotti da banco. Di alimentazione si è occupata anche la dottoressa Sara Quattrociocchi, eccellenza “in rosa” di Sabaudia, che nella sua tesi di laurea ha cercato di dimostrare in che modo il consumatore contribuisce allo spreco alimentare, a causa di una suggestione puramente estetica, acquistando dunque i prodotti in base al loro aspetto e non alla loro sostanza. Anche l’Imprenditoria ha avuto il suo riconoscimento, ricevuto da Cristina Scappaticci, titolare in Ciocaria di un’azienda modello a vocazione zootecnica con annesso caseificio.

Paola CeredaInfine, il premio che costituisce da anni il nucleo centrale di questa iniziativa, ovvero quello per la Narrativa. Quest’anno la scelta è ricaduta su “Le tre notti dell’abbondanza” di Paola Cereda, edito da Edizioni Piemme, per il Romanzo. Il libro parla di Irene, una giovane donna, che vive in un luogo “Fosco”, di nome e di fatto, in cui regnano la violenza, l’omertà e la criminalità. In quel paesino della Calabria “le donne valgono meno” degli uomini. Eppure Irene, nonostante la giovane età, decide di ribellarsi. Una trama, quindi, perfettamente in accordo con lo spirito del Premio Pavoncella.

Per il Primo Romanzo è stato premiato “Solo amore” di Ludina Barzini, edito da Bompiani. La Barzini, giornalista, scrittrice e nipote del celebre “inviato” del Corriere della Sera, si è messa alla prova scrivendo il suo primo romanzo, un testo scorrevole e coinvolgente, che si legge tutto d’un fiato. La protagonista del suo romanzo è Lucrezia, una donna che si ribella alla famiglia di origine e alle rigide convenzioni sociali della Milano bene degli anni ’60, che deve poi affrontare le difficoltà della tormentata storia d’amore con Gianni, un medico siciliano. Il divario Nord-Sud è molto evidente nel suo libro ed è senza dubbio un problema ancora attuale. Eppure Lucrezia, con tutte le sue debolezze e le sue paure, riesce a superare molti ostacoli e problemi.

Infine una galleria fotografica dell’intera premiazione.