Dimissioni del Papa, un vuoto di potere senza precedenti

02/03/2013 di
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Un «vuoto di potere» mai vissuto prima nel Paese, che si aggiunge alla «perdita delle nostre certezze». All’indomani dell’addio di Benedetto XVI e del suo ultimo saluto ai fedeli a Castel Gandolfo, la Capitale si interroga sulla Roma senza Papa. E un pò ovunque resta il cicaleccio teologico sulla scelta di Ratzinger, ma anche le riflessioni laiche sui tempi che cambiano.

«Vivremo questa uscita di scena solo da oggi, con la sua assenza – spiega Bruno, seduto a un bar nello storico quartiere Testaccio – Di sicuro in questi giorni vedremo girare meno turisti la domenica, perché non arriveranno i pellegrini per l’Angelus». Ma Roma per qualcuno resta la culla della cristianità. Anche senza un pontefice. E si riflette sui «curiosi parallelismi».

«Prima di arrivare al lavoro ho visto un manifesto che acclamava uno dei cardinali papabili – dice una negoziante a Trastevere – È proprio vero che a Roma le elezioni non finiscono mai». C’è anche chi nota la fase di una mancanza di guide nel nostro Paese: «siamo senza papa e al momento senza un vero governo in Italia, in attesa che si formi. Se si formerà. A breve scadrà anche il mandato di Napolitano. È la fine di un’era per noi italiani». «Anche se la Chiesa non ci ha abbandona mai, bisogna ammettere che in questo momento non c’è più un papa – aggiunge Mario, un tassista – In compenso vedo in giro molte più tonache. Forse c’è un nuovo fermento».

Giuseppe, un insegnante, si lancia in supposizioni filosofiche e spiega che oggi «la parola più gettonata è ‘dimissionì. Oggi tutti rinunciano, dal pontificato alla politica. Ci stiamo abituando più all’abbandono del potere o di un diritto, piuttosto che all’acquisizione». Ma c’è anche chi vive la città nell’ottica di un’atmosfera diversa. «È vero, mancano pochi giorni al conclave, ma da oggi sappiamo che lì dentro – spiega Vincenzo indicando San Pietro con un dito – qualcuno, un ‘ex-papà che conosce i segreti del Vaticano ed è stato acclamato dalle folle di fedeli di tutto il mondo, ci sarà ma è come se non ci fosse. Un mistero che mi affascina più di un libro di Dan Brown».