Cisl: nel Lazio carceri al collasso

07/09/2011 di

«Sovraffollamento, mancanza di agenti di polizia penitenziaria, carenza di risorse finanziarie in tutti gli istituti penitenziari laziali ed ora, anche l’emergenza causata dall’acqua ad elevato contenuto di arsenico nel carcere Mammagialla» di Viterbo, dove da mese manca un direttore titolare. Una situazione, quest’ultima, che ha costretto il Comune ad installare distributori pubblici di acqua depurata dove si affollano gruppi di cittadini. Sembra senza fine la situazione di emergenza che colpisce gli istituti laziali«. Lo afferma, in una nota, Mario Costantino, coordinatore regionale Fns Cisl.

“Dall’inizio del 2011 i detenuti nel Lazio sono cresciuti di 162 unità, passando dai 6.377 di gennaio ai 6.539 attuali a nulla è servito l’adozione di misure, come il Decreto svuota carceri, che avrebbero dovuto favorire il calo delle presenze – continua -. Nelle ultime settimane, nelle carceri della regione, si sono verificate situazioni paradossali: celle per 5 detenuti che ne contengono 11, locali destinati allo svago e alla ricreazione trasformati in celle, un solo agente di polizia penitenziaria che gestisce reparti con centinaia di persone. Una situazione drammatica di cui, davvero, non si riesce a vedere la fine. I casi più problematici di sovraffollamento si registrano a Latina (dove i detenuti dovrebbero essere 86 e sono invece quasi il doppio), a Viterbo (quasi 300 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare), Frosinone (200 reclusi in più), Rebibbia N.C. (oltre 500 in più) e Regina Coeli. A Rebibbia Femminile le donne dovrebbero essere 274, sono invece quasi cento in più. Oltre al sovraffollamento e ai tagli di budget, il problema più grave riguarda la mancanza di personale di polizia penitenziaria. Nel nuovo carcere di Rieti, per la carenza di personale, sono stati attivati solo una parte dei 306 posti disponibili (circa 120) e che risultano già sovraffollati. A Velletri, sempre per lo stesso problema resta chiuso il nuovo padiglione di recente con oltre 200 nuovi posti. La drammatica situazione che si vive negli istituti penitenziari è sotto gli occhi di tutti. Una situazione insostenibile che necessariamente deve essere affrontata solo al livello politico. Cosa che, per altro, non sembra sia fra le priorità del Parlamento. Nel Lazio mancano circa 810 agenti di polizia penitenziaria, di cui 200 unità a Viterbo, 90 a Regina Coeli e 250 a Rebibbia N.C.. Basta poco, infatti, occorre solo anticipare l’iter necessario all’assunzione di circa 1611 unità di personale di Polizia Penitenziaria prevista per il 2012 altrimenti la situazione corre davvero il rischio di precipitare”.