Il Messaggero, restyling e nuova grafica

09/11/2012 di
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Nuova grafica per il quotidiano Il Messaggero, il più diffuso a Roma e nel centro Italia.

“Un giornale nuovo ma fedele alla tradizione – scrive il direttore Mario Orfeo nella presentazione – trasformato e rafforzato nei contenuti ma che conserva l’identità di 134 anni di vita, moderno ma con la forza della credibilità e dell’autorevolezza che hanno fatto – attraverso tre secoli – la storia di uno dei primi quotidiani italiani. Ecco che cosa è e cosa vuole essere il nuovo Messaggero che oggi avete tra le mani. Una piccola grande rivoluzione che crediamo sia riuscita ma che potrà veramente considerarsi compiuta solo con il vostro contributo, con la condivisione, i consigli, le proposte dei nostri tanti lettori”.

È per voi che, con l’editore e la redazione – continua Orfeo – abbiamo deciso di affrontare questa sfida in una stagione piena di incognite eppure ricca di opportunità. In continuità con la missione di grande organo d’informazione che difende i valori fondanti della Costituzione, che reclama il rinnovamento dei partiti e delle istituzioni senza mai scadere nell’antipolitica, che promuove l’incontro tra laici e cattolici, che sostiene la necessità di una giustizia veramente giusta e di un mercato veramente libero, dove la concorrenza non sia solo una bandiera di facciata.  Mai come negli ultimi anni è mutato così radicalmente il modo di scrivere, raccontare e distribuire informazione, dall’edicola all’iPad: per questo abbiamo deciso di accompagnare le abitudini dei lettori del Messaggero con segni grafici e immagini più attuali, abbiamo ordinato il flusso di notizie con una navigazione più semplice e pratica, dove sarà più facile orientarsi. E dove soprattutto sarà più facile formarsi un’opinione dei fatti. Un ordine e una navigazione dove il colore è una bussola preziosa e ogni sezione ha il suo. Approfondiremo i temi della politica, dell’economia e della finanza, analizzeremo i grandi cambiamenti del mondo globalizzato con il necessario rigore e il consueto pluralismo, consolideremo attraverso le cronache locali il legame con tutto il territorio nazionale, schierati sempre dalla parte del cittadino”.