Cadavere nel lago, sparita la compagna della vittima: aveva un porto d’armi

20/03/2012 di
carabinieri-latina

I carabinieri sono sulle tracce di una donna che potrebbe chiarire il giallo del cadavere nel lago a Sabaudia.  Si tratterebbe di un uomo originario di Lugo di Romagna (Ravenna) che ha abbandonato la famiglia quando i figli erano piccolissimi. Valerio Q. si era trasferito a Sabaudia lo scorso ottobre e vi sono tracce della sua presenza in città almeno fino al mese di dicembre.

Scavando nella vita di Valerio, 68 anni, gli inquirenti sono però finiti a Viterbo dove l’uomo aveva la residenza assieme alla sua compagna Milena, 63 anni, anche lei di origini romagnole. Di lei però non c’è nessuna traccia. I due da tempo non vivevano più a Viterbo, ma non avevano provveduto a cambiare la residenza.

L’uomo avrebbe raccontato al gestore della lavanderia di Sabaudia, dove si era recato, che la sua compagna era morta, ma anche questo non risulta ai carabinieri. Che fine ha fatto Milena? C’è poi un particolare inquietante: la donna deteneva regolarmente una pistola calibro 40. L’uomo s’è ucciso con quella? Oppure è stato assassinato?

L’indagine è dunque complessa e piena di punti  oscuri. L’arma dalla quale è partito il colpo non si trova e neppure la sua Fiat Brava bianca. Sempre ieri è stato effettuato dai carabinieri del Ris di Roma il prelievo del dna sui figli dell’uomo che attualmente vivono a Treviso. Tra qualche giorno arriveranno i risultati.