Nucleare, in caso di incidente Latina e Frosinone evacuate

08/06/2011 di
centrale-nucleare-latina-7654265

Tre milioni e cinquecentomila persone evacuate a Roma, Latina e Frosinone, 100mila aziende agricole in ginocchio. Questo quanto accadrebbe nel Lazio se dovesse accadere un incidente nucleare a Borgo Sabotino nel caso in cui si riattivasse la centrale. È lo scenario che Legambiente ha immaginato rielaborando quanto avvenuto in Giappone per l’incidente alla centrale di
Fukushima considerando le cautele che gli Stati Uniti d’America stanno inviando ai propri concittadini in Giappone che vivono in un raggio di 80 chilometri dal luogo dell’incidente. E proprio nell’area degli 80 chilometri nel caso di un incidente nell’Agro Pontino, verrebbero coinvolti tre dei cinque capoluoghi della Regione. Se l’incidente invece dovesse coinvolgere la centrale di Montalto di Castro – sempre nel caso di sua riattivazione – verrebbero evacuate circa 600mila persone e toccherebbe Civitavecchia, Viterbo, lambirebbe Roma e parte di Umbria e Marche. In questo scenario verrebbero abbattuti 3,5 milioni di capi tra bovini, suini, ovini e pollame. Legambiente ha presentato questi scenari davanti alla stazione della metropolitana «Piramide» dove i volontari dell’associazione hanno organizzato una iniziativa a
sostegno del «sì per il quesito referendario sul nucleare.

Per quanto riguarda un incidente a Montalto di Castro si dovrebbero chiudere 51 istituti scolastici, 522 strutture ricettive, 288 agriturismi, 21 campeggi, 48 stabilimenti balneari, 590 ristoranti e 38.115 imprese agricole sarebbero in ginocchio. Per Latina, invece, si chiuderebbero mille istituzioni scolastiche e, secondo Legambiente, ci sarebbero
«attività produttive, servizi e attività turistico ricettive distrutte con numeri e storie allucinanti».
«È un futuro sul quale non avremmo mai voluto nemmeno riflettere, eppure è esattamente quanto sta tragicamente vivendo la popolazione giapponese e quanto da venticinque anni si sta protraendo a Cernobyl, un disastro che non deve mai più’ avvenire e che nello scenario di Roma e del Lazio è agghiacciante, fa tremare al solo pensiero», ha commentato il presidente di Legambiente Lazio, Lorenzo Parlati. «Questo sporco futuro deve essere fermato dai cittadini votando Sì al referendum del 12 e 13 giugno». Secondo Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio «non lo dice nessuno ai romani, ai viterbesi, agli abitanti di Frosinone, Latina e Rieti che dovrebbero essere evacuate decine di migliaia di ettari nel Lazio nel caso ci fosse un incidente come quello di poche settimane fa nelle ipotetiche centrali di Montalto di Castro o di Borgo Sabotino». I volontari di Legambiente da questa mattina stanno
viaggiando lungo la metro B con tute bianche e maschere antigas e all’esterno stanno sensibilizzando i cittadini.
Domani è previsto il volantinaggio nelle vicinanze delle stazioni della metro A.

  1. Vorrei guardare in faccia tutti quelli che non andranno a votare a questo referendum. E poi rigurdarli in faccia il giorno dopo che la Centrale NUCLEARE di latina sarà riaperta per vedere se ancora se la ridono.
    Secondo voi quante persone di latina andranno a votare a questo referendum? Secondo me poche.

  2. Caro marco. Ho paura che hai ragione. A Latina stiamo rovinati.
    Sta di fatto che se dovessero riaprila io farei il diavolo a 4 la davanti. me faccio arrestà!

  3. Il problema non è la riapertura, ma la costruzione di un nuovo impianto! Ci ritroveremmo con una centrale in costruzione/funzionamento e un’altra da smantellare… bello scenario, eh?
    Ah già, poi ci sarebbe anche il CIRENE,quasi completato lì a fianco, che ancora non si sa bene cosa farne…
    4 SI senza alcuna esitazione!

  4. Tutto ciò non ha senso: posso capire se si vota contro il nucleare per motivi economici, perché per certi versi può essere considerato un investimento troppo a lungo termine, un progetto che se non implementato bene non porterà alcun risultato. Ma descrivere uno scenario del genere, apocalittico, non ha alcun senso. Ancora non si sa se si farà il nucleare, si sa poco o nulla sulla centrale di Latina, e già che si parla di catastrofe naturale? Tali argomentazioni mi fanno sorridere: adesso non prendiamo più gli aerei, perché se succede un incidente moriamo di sicuro? Non mangiamo più al McDonald’s, altrimenti di sicuro ci prendiamo un ictus a 40 anni?

    Posso capire se si parla di soldi, di scorie radioattive, ma non di queste “scemenze”, o almeno non in questi termini.

    Questo articolo non ha nulla di giornalistico, non informa il lettore in maniera esaustiva, non è altro che uno sfogo, di parte e fazioso, di chi scrive.

  5. La cosa triste è che il tema Nucleare venga strumentalizzato a livello Polito, chi è orientato verso il centro sinistra voterà si, chi è invece orientato verso il centro destra voterà no o non voterà per niente. Meditate gente perchè in caso di incidente la politica va a farsi fottere. PS: io sono di destra fondamentalmete ma ci tengo alla salute e per questo andrò a votare SI!!!
    Non fate le capre e andate a votare…

  6. La mamma delle teste di C…. e’ sempre incinta, (Arthur Miller) eve’ Gianluca????? Va a vedere che e’ successo a Cernobyl, o a Fukushima, e non dimenticare che quest’ultima e’ in Giappone, scusa!!!!! e cio’ nonostante le autotita’ locali hanno detto meno del 10% di cio’ che e’ realmente accaduto, e siamo come gia’ detto in Giappone, figuratevi se fgosse stato in Italia con quei fenomeni di Governanti che abbiamo, ladri, ipocriti e delinquenti. una Centrale tradizionale per quanto inquinante e pericolosa, se la smantelli, li poi ci puoi costruire un’asilo, in un sito rimane indisponibile ed impraticabile per circa ancora 200 anni ed oltre ed e’ un limite temporale calcolato per difetto, ma poi delle scorie NE VOGLIAMO PARLARE????? che a tutt’oggi nessuno sa come si possono eliminare o rendere innocue ammesso che sia possibile, Scusate se non ricordo male il Nobel Rubbia, non un’opinionista qualsiasi come Chicco Testa (laureato in filosofia???) e Prima fortemente contrario al Nucleare con tanto di Pubblicazione oggi a favore (chissa’ quanto gli hanno dato a st’altro fenomeno) ha detto che il decadimento RADIOATTIVO del Plutonio avviene PROBABILMENTE in ca 1500/2000 anni, come si puo’ votare NO?