FOTO VIDEO Latina Vertical Sprint, gara in due manche. Tra gli atleti spunta anche spiderman

10/01/2016 di
Lenka Svabikova

Si è conclusa la terza edizione della Latina vertical sprint, competizione internazionale entrata nel circuito Towerrunning e che unisce le varie espressioni del vertical running, la disciplina in cui rientrano le scalate dei grattacieli.

La Torre Pontina,con i suoi 727 gradini distribuiti su 38 piani per 128 metri di altezza, ha ospitato ben 201 atleti provenienti da tutta Italia e Europa, pronti a scalare il cielo e a sfidare i campioni in carica della scorsa edizione, ovvero Emanuele Manzi (categoria uomini) e Ivonne Martinucci (donne).

Su tutti ad avere la meglio, nel pieno rispetto dei pronostici, sono stati Tomas Celko, per la categoria degli uomini, e Lenka Svabikova, per la categoria donne. Celko, di origine slovacca, è attualmente al secondo posto nel ranking Towerrunning. Viene dalla Repubblica Ceca, invece la Svabikova, terza nel ranking mondiale del vertical running.

Celko è stato formidabile riuscendo ad imporre un tempo di 3’17” e precedendo in ordine: Fabio Ruga (La Recastello Radici Group), Stefina Stefan (Slovacchia), Emanuele Manzi (Gs Forestale), Ignacio Cardona (Latina runners), Luca Cagnati (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Eugenio Bianchi (SC Sormano AD), Eugenio Feliziani (Olimpica Flaminia), Fabrizio Triulzi (GP Valchiavenna) e per ultimo Angelo Busi (Atletica Presezzo).
Tra le donne, dietro la Svabikova troviamo: Ivonne Martinucci (GP Valchiavenna), Cristina Bonacina (GP Talamona), Laura Chimera (We Run Latina) e Federica Giamberardini (We Run Latina).

La gara si è svolta in due manche. La prima, classica, ha previsto la partenza scaglionata ogni 15 secondi. Gli atleti hanno percorso la passerella fino all’ingresso della Torre Pontina, dove al passaggio si è azionato il microchip, che ha consentito, una volta giunti in terrazza, il calcolo del tempo percorso attraverso la rielaborazione dati della TDS (Timing Data Service). Per un calcolo effettivo, evitando magari rallentamenti lungo il percorso, a partire per primi sono stati i big, tali in base ai risultati degli anni scorsi e al ranking internazionale.

Completata la prima manche, si è andati avanti con la seconda gara, cui hanno preso parte i dieci atleti e le 5 atlete con i tempi migliori conseguiti nelle “qualificazioni”, in base ai quali è stata definita anche la griglia di partenza semaforica come nella Formula 1.

La seconda manche ha decretato il vincitore assoluto per entrambe le categorie, con gli atleti che allo “start” sono partiti simultaneamente. Ogni pianerottolo è stato monitorato per consentire lo svolgimento della gara nella massima trasparenza. A fine gara, rispondendo ad una domanda che gli era stata rivolta dallo speaker, Celko ha dichiarato: “Sì, ero sicuro di vincere”, dimostrando grande determinazione, la stessa che gli ha permesso di tenere gli avversari dietro di sé per 38 piani.

Merita sicuramente di essere menzionato Salvatore Ferrara, siciliano di Taormina. Classe 1948, veterano del gruppo.
Al Reale Mutua Latina Vertical Sprint sono state 30 le donne a farsi valere in una competizione, che parla prettamente al maschile. Oltre 60 le società rappresentate. La più numerosa è stata l’Atletica Sabaudia con 40 iscritti.

Più di qualcuno si è presentato alla gara mascherato e con accessori discutibilmente atletici, a sottolineare anche il carattere goliardico di una giornata all’insegna dello sport. Tra tutti, vestito da spiderman, lo spider-runner di Ostia, Sergio detto “Iron” al quale abbiamo avuto il piacere di rivolgere qualche domanda. Sergio ci ha raccontato che mascherarsi è per gioco ed aiuta a togliere la stanchezza, conferisce divertimento alla gara e coinvolge la gente, sopratutto i bambini. A fargli compagnia il suo amico Claudio, in gara anche lui e vestito da “Flash”; niente da fare purtroppo per “Batman” ritiratosi dalla gara (quando la giustizia chiama…). Sergio ha corso per “Runners for Emergency” di Ostia e ci ha lasciato con la promessa di ritrovarci ancora una volta l’anno prossimo, nelle vesti chissà di quale supereroe.

L’evento organizzato da Alberto Spagnoli (Latina Runners), Cristina Maione (Maione Store) e il loro staff. Egida Fidal ed Opes si è contraddistinto anche quest’anno per la grande partecipazione e per il senso di sportività e collaborazione da parte di tutti i partecipanti. Anche il tempo, che la mattina presto sembrava poter remare contro la gara, alla fine ha regalato sole e una temperatura che ha sfiorato i 20°. Insomma, una domenica di orgoglio per la città di Latina e per la sua immagine in Italia e nel mondo.

Tra le tappe successive il 3 febbraio c’è la New York, con l’Empire State Building, dove dall’idea di alcuni operai, è nato il vertical running fino a diventare sport. E poi ancora Las Vegas, Mexico City, Varsavia, Parigi, Calgary, Bratislava in mezzo ai nomi di tali metropoli Latina è una piccola stella, che in una calda domenica di gennaio risplende di luce propria.

DONNE. In base alla formula, alla finale, accedevano i migliori dieci tempi maschili e i migliori cinque femminili. A partire per prime le donne: Svabikova ha realizzato il primo record con 4’22”, davanti alla vincitrice della passata edizione Ivonne Martinucci (Gruppo Podistico Valchiavenna, 4’31”), la top runner Cristina Bonacina (Gruppo Podistico Talamona, 5’03”), Laura Chimera (We Run Latina, 5’13”) e Federica Giamberardini (We Run Latina 5’47”). In finale l’ordino d’arrivo è stato confermato, ma il tempo della Svabikova è sceso a 4’16”, qualcosa in più per la Martinucci (4’35”) e tempi migliori anche per le altre: Bonacina (4’59”), Chimera (5’14”) e Giamberardini (5’40”).

UOMINI. Nella competizione maschile invertito il podio tra la prima e la seconda manche. Fabio Ruga de La Recastello Radici Group, ha perso un paio di secondi lungo il percorso che sono stati determinanti per il sorpasso di Thomas Celko, che ha tagliato il traguardo con 3’17”, mentre Fabio Ruga si è dovuto accontentare di un ottimo 3’19”. Ancora slovacco il terzo posto, di Stefan Stefina (3’25”), mentre Emanuele Manzi, campione uscente e detentore del precedente record (3’29”), è arrivato quarto con 3’28”. Quinto lo spagnolo Ignacio Cardona Torres con 3’31”.

PREMIAZIONI DI CATEGORIA. La società più numerosa è stata l’Atletica Sabaudia, con 46 atleti che hanno tagliato il traguardo. Nella categoria 18-29 anni premiati Agnieszka Kalinowska ( 5’52, Latina Runners) e Alessandro Braga (Podistica Aprilia); 30-39 anni Giada Cacciotti (Atletica Sabaudia, 6’29”), Mirko Montin (We Run Latina, 4’16”); 40-49 anni Katia Celletti (Atletica Ceccano, 5’47”) e Antonio Zanella (Cittadella 1952, 4’12”); 50-59 anni Anna Rita Placati (Atletica Sabaudia, 6’47”) e Sergio Contenta (Asd Roccagorga, 4’09”); 60+ Zita Rogantini (GP Valchiavenna, 7’23”) e Massimo Peronti (Pol. Ciociara Fava, 5’31”).

ALTRI PREMI. Premio fedeltà per Giuseppe Canale della Gp Parco Alpi Apuane e premio simpatia a Rachele Novello della We Run Latina, che si è presentata vestita da ascensore. Un modo per ironizzare sulla fatica della scalata. Atleta più anziano, Salvatore Ferrara, classe 1948, siciliano di Taormina. Ulteriori risultati possono essere consultati sulla piattaforma http://www.tds-live.com.

(video LG TV Color)