Droga, riti woodoo e un omicidio. L’indagine porta a Minturno

20/02/2015 di

Droga a fiumi che dal litorale casertano inondava il resto della provincia, il basso Lazio e il Napoletano, riti woodoo e l’omicidio di un trans durante un festino: c’è tutto questo dietro l’inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che ha portato al fermo (per il reato di spaccio) di dieci persone, tra pusher africani, che vivono nella zona di Castel Volturno, e italiani, residenti in provincia di Latina e Frosinone (Minturno e Cassino) e nel Napoletano (zona vesuviana).

Dalle indagini, avviate dai carabinieri nel novembre 2014, dopo il fermo a Grazzanise (Caserta) di alcuni ragazzi che avevano acquistato la droga sul litorale, è emersa anche la drammatica circostanza della morte di un trans brasiliano di 31 anni, Marcio Henrique Barbosa Cruz, il cui cadavere fu trovato dai carabinieri il 3 febbraio scorso a Castel Volturno in via Poliziano, una traversa della statale Domiziana.

Barbosa, è emerso dalle indagini, è stato drogato con un micidiale cocktail di coca ed eroina, probabilmente violentato, trascinato come un sacco e lasciato agonizzante e al freddo in mezzo alla strada, dov’è poi morto. I presunti responsabili del delitto sono stati individuati pochi giorni fa e arrestati per omicidio volontario ma la notizia è stata diffusa solo oggi dagli inquirenti: si tratta dei cittadini nigeriani Samuel Ajayi e Fidelis Ezeani, quest’ultimo bloccato dai carabinieri della Compagnia di Santa Maria Capua Vetere a Trani mentre cercava di raggiungere il porto di Bari.

Gli investigatori hanno anche acquisito le immagini dalle telecamere poste al piano terra dell’abitazione in via Poliziano dove si era tenuto il «festino»: nei fotogrammi si notano i due nigeriani mentre trascinano il corpo del brasiliano ancora vivo. Il delitto è stato scoperto intercettando gli spacciatori che agivano sul litorale domiziano, arrestati nel corso dell’operazione di oggi. Pochi giorni fa, mentre andava avanti l’inchiesta sulla piazza di spaccio ubicata di fronte alla Caritas di Castel Volturno, i carabinieri diretti dal capitano Vincenzo Macera si sono imbattuti in una telefonata in cui uno degli indagati, arrestato ieri, ha fatto riferimento alla morte di una persona che era stata drogata e forse violentata.

I militari hanno subito sospettato che l’uomo stesse parlando del trans; inizialmente la vittima era stata scambiata per donna, poi si è scoperto che si era sottoposta ad operazione. In un’altra intercettazione uno degli indagati chiedeva ai parenti in Nigeria di praticare un rito woodoo affinchè nessuno degli altri complici facesse il suo nome agli inquirenti. Non è ancora chiaro il motivo della morte del trans, perchè gli accertamenti medico-legali non sono ancora conclusi. «Potrebbe essere morto per asfissia o soffocamento in seguito anche alle violenze di carattere sessuale subìte», ha detto il procuratore facente funzioni di Santa Maria Capua Vetere, Raffaella Capasso.