“Dopo di Noi” e Casa Domotica di Sabaudia, presentato il progetto
I Comuni del distretto socio-sanitario Latina 2 hanno presentato ufficialmente il progetto “Dopo di Noi”, un passo fondamentale per favorire il benessere e la piena autonomia delle persone con disabilità cognitive. Location dell’evento la Casa Domotica di Sabaudia, finanziata dalla Regione Lazio e attualmente gestita dalla cooperativa sociale Centro per l’Autonomia.
Motivazione principale del progetto è quella di offrire un sostegno alle persone con disabilità e alle loro famiglie attraverso l’attivazione di un servizio residenziale che stimoli ed induca nei destinatari l’attivazione anche di forme di maggior autonomia e rassicuri i loro familiari, soprattutto se anziani, di un collocamento dei propri congiunti nella fase definita, per l’appunto, “Dopo di Noi”. Al momento saranno 8 i destinatari del servizio, che occuperanno i 4 appartamenti siti al primo piano della struttura, tutti dotati dei necessari comfort e di attrezzature accessibili.
Alla presentazione avvenuta nella mattinata odierna, alla quale è seguita una visita della struttura di via Cesare Del Piano, hanno preso parte i sindaci Giada Gervasi (Sabaudia), Damiano Coletta (Latina), Carlo Medici (Pontinia), presente anche in veste di presidente della Provincia, Gianfranco Tessitori (Norma) e Marialanda Ippolito, commissario prefettizio del Comune di Sermoneta. A loro si sono uniti Pietro Barbieri, presidente della cooperativa sociale Centro per l’Autonomia e il direttore generale dell’Asl di Latina, Giorgio Casati.
L’occasione è stata molto utile per riflettere sulla valorizzazione futura della Casa Domotica per una sua piena utilizzazione, attraverso ulteriori progettualità sviluppate con le Associazioni del Terzo Settore.
«La conquista dei diritti passa attraverso la convergenza di istituzioni e società civile organizzata. Il diritto alla vita adulta non è nulla di nuovo, ma finalmente trova una prima sperimentazione nel sud pontino grazie all’impegno autentico di sindaci ed assessori – ha commentato il presidente della Cooperativa sociale Centro per l’Autonomia, Pietro Barbieri -. Il progetto valorizza la Casa Domotica ed essa valorizza il progetto a partire dalla co-progettazione tra istituzione, cooperazione sociale e associazioni degli utenti, una metodologia partecipativa che sia un perno nell’elaborazione di politiche per la vita indipendente delle persone con disabilità».
Contestualmente è stato presentato il Piano Sociale Regionale per gli anni 2019/2021, denominato “Prendersi cura, un bene comune”, alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche Sociali, Welfare ed Enti locali, Alessandra Troncarelli, e del comitato dei sindaci del distretto socio-sanitario Latina 2.
«Il piano sociale “Prendersi cura, un bene comune” – ha dichiarato l’assessore Troncarelli – è lo strumento di cui si è dotata la Regione Lazio al fine di creare le condizioni per un facile e omogeneo accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie di qualità. La sua approvazione, attesa da 20 anni, consente di mettere a disposizione 656 milioni di euro. L’obiettivo – ha aggiunto – è favorire l’inclusione sociale e pari opportunità per tutti, assicurando l’erogazione nonché la distribuzione efficiente di servizi ai cittadini, al di là del luogo di residenza. In questo quadro i distretti socio-sanitari costituiscono le sedi naturali per una concreta integrazione socio-sanitaria, sia per quel che concerne il perseguimento dell’omogeneità territoriale, sia come punto di snodo tra il sistema delle prestazioni sociali e il sistema di quelle sanitarie. Per rendere ancora più incisiva la nostra azione, tra le competenze assegnate dal Piano sociale ai distretti rientrano anche il monitoraggio e la valutazione dei risultati. Intendiamo così migliorare e correggere la programmazione sociale in funzione del fabbisogno reale, per stare concretamente accanto alle persone più vulnerabili».