Terrore al pronto soccorso, Nursing Up scrive a 118 e Asl

26/01/2019 di
ospedale-fondi

Il 23 gennaio scorso «i colleghi hanno vissuto nella notte momenti di terrore» al Pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi, in provincia di Latina. Per questo la responsabile regionale del sindacato Nursing Up del Lazio, Laura Rita Santoro, scrive ai direttori generali dell’Asl di Latina e dell’Ares 118 per chiedere «provvedimenti che tutelino il personale».

«Un paziente che avrebbe dovuto essere assistito» nel Pronto soccorso del San Giovanni di Dio, spiega la sigla in una nota, «ha deturpato tutto, lanciato sedie contro gli operatori e danneggiato l’attrezzatura palesata davanti. I colleghi mi dicono che l’uomo ha danneggiato due finestre e con i vetri, minacciato il personale. Ha anche reso inutilizzabile un’autoambulanza, con una sedia lanciata dalla finestra, danneggiandola nel parabrezza. Ci dicono che in episodi precedenti un tossicodipendente distrusse il vetro del triage con una spranga, strappò dai muri i neon e diede fuoco a dei registri. In un altro degli episodi» raccontati a Santoro «una ragazza, ubriaca, fece volare in aria un monitor del Pc».

Da qui la lettera del Nursing Up Lazio, innanzitutto per «chiedere come mai non è presente al Pronto soccorso personale preposto alla tutela del personale e dei pazienti. Il personale è stato “ostaggio” del malintenzionato fino all’arrivo dei carabinieri». Il sindacato sollecita inoltre «dei provvedimenti congrui alla tutela e sicurezza del personale e dei pazienti. Gli utenti sono stati dirottati, ma i pazienti già presenti e il personale in servizio sono stati fortemente a rischio di aggressione che si è fortunatamente risolta con tanta paura e un infortunato. Ciò detto – conclude Santoro – i suddetti fatti debbono essere considerati e trattati come un evento avverso. Tra l’altro, non il primo evento del genere».