Autotrasportatore morì in un incidente, titolare della ditta accusato di omicidio stradale

03/10/2018 di

Un Tir vecchio di venti anni, non sottoposto ai controlli dovuti e con un serbatoio aggiuntivo “abusivo” tale da aver causato la morte del conducente, Domenico Di Liscia, 40 anni di Anzio (Roma), deceduto nel mezzo, che andò in fiamme la sera del 27 aprile 2017 sull’Aurelia a Orbetello (Grosseto).

Ora, al termine delle indagini preliminari, la procura di Grosseto ha chiesto il rinvio a giudizio per un imprenditore di 23 anni titolare dell’azienda di trasporti di Aprilia (Latina) da cui dipendeva la vittima.

L’incidente, secondo gli inquirenti, fu dovuto alla inidoneità del veicolo. Il pm Arianna Ciavattini, che ha coordinato le indagini, dopo varie perizie ha contestato all’imputato il reato di omicidio stradale. Degli sviluppi della vicenda dà notizia Studio 3A, società specializzata nella valutazione delle responsabilità nei sinistri.

Quella sera, poco dopo le 22, Domenico Di Liscia procedeva sull’Aurelia in direzione di Roma con l’autoarticolato, marca Scania, carico di bottiglie d’acqua. All’altezza di Albinia di Orbetello perse però improvvisamente il controllo del mezzo che andò contro il guardrail, si ribaltò di traverso e andò fuoco. Per il conducente non ci fu scampo e morì carbonizzato.