PROSSEDI, IL CAMPO DA BEACH VOLLEY PARALIZZA IL PAESE

29/07/2010 di

Gentile direttore,

la decisione dell’Amministrazione comunale di Prossedi di realizzare, con tappeto di sabbia, all’interno dell’unica Piazza esistente nella città, un campo di gioco per il beach volley fino alla prima decade del mese di agosto, ha messo in crisi l’intero sistema viario della comunità che è impergnato esclusivamente sull’assetto di questo spazio che è destinato non solo a parcheggio, ma anche a servizi per l’intera città.

L’occupazione del suolo pubblico che comprende quasi esclusivamente l’intero spazio della piazza non solo ha messo in crisi l’intero sistema sociale della città, ma ha messo in crisi l’intero sistema economico che è appoggiato su bar, ristorazione, negozi che non possono essere più raggiunti facilmente. L’altra conseguenza che gli spazi che erano stati messi a disposizione per i parcheggi nella piazza e che oggi non sono più disponibili, ha lasciato interamente la città senza più servizi sia per gli abitanti e soprattutto per i turisti che non sono in condizione di parcheggiare diversamente i loro mezzi.

Dunque una città nel caos, la cui responsabilità è interamente addebitabile all’amministrazione comunale di Prossedi che non si rende conto che la piazza di Prossedi è l’unico luogo di accesso verso il centro storico, è l’unica via di accesso per l’ingresso alla ristorazione e ai servizi in esso presenti. La criticità di questa scelta rende anche difficile il raggiungimento di altri pochi parcheggi presenti lungo le strade di accesso alla città che non riescono a sopportare il carico dei flussi automobilistici, soprattutto in questa fase in cui il turismo si muove in direzione della città di Prossedi.

L’amministrazione comunale di Prossedi ha la possibilità di concentrare questa iniziativa soprattutto nell’area destinata alle attività sportive della città che rappresenta l’unico spazio per destinare e svolgere ogni attività ludica. Invece questa scelta dell’amministrazione di occupare l’intero spazio della piazza ad attività diverso dall’utilizzo previsto rappresenta una scelta non solo ma sbagliata ma dannosa per l’intera comunità.

Nessuno vuole mettere in dubbio il carattere ludico della manifestazione e l’interesse dei giovani a parteciparvi, ma esistono nella città altri spazi dove queste attività si possono realizzare senza costituire nocumento alla normale vita dei cittadini.

Pertanto si chiede di revocare immediatamente il provvedimento e consentire così il normale svolgimento della vita quotidiana della città.

 

Giuseppe Gizzi, Nella Passerelli, Maurizio Calvi (Uniti per Prossedi)