IL “TEMA” SU FACEBOOK, PARLA DELLA TUA CITTA’

05/02/2010 di

Gentile redazione, vi segnalo un “temino” che gira su Facebook in questi giorni. Lo pubblico integralmente.

Titolo del tema: “Parla della tua città”.

“La mia città si chiama Latina. Quando ero piccola e mi chiedevano dove abitavo, io rispondevo a Latina, e loro mi dicevano ah! sìi, Roma; no Latina, ah! si, si il Circeo…

Insomma, era come se questa città fosse diventata da palude ad una enorme buca, che va da Roma al Circeo.
Poi restando in tema di Circeo, accadde quel fatto orrendo, “due ragazze furono violentate e una morì” ve lo ricordate??
Il processo fu fatto a Latina, e per la prima volta io vidi la mia città sbattuta in cronaca Nazionale nei Tg, allora ancora in bianco e nero.
Non c’era da essere orgogliosi, ma Latina, cominciava ad avere un vestito, ma quel vestisto era già strappato e la carne sottostante lacerata, putrefatta.
La palude mandava fuori tutto il suo odore acre e puzzolente.

La mia città, è una ex palude, è si, prima di essere bonificata,era un acquitrinio pieno di zanzare, e senza esseri.
Poi arrivò Mussolini, altra nota..e fece bonificare questa palude che lentamente diventò una ridente pianura.non sempre si commettono errori.
Sì, una pianura che se uno la guarda oggi, è un Paradiso circondato da colline, i monti Lepini, e al suo interno, laghi, fiumi, canali, ed il MARE, con le sue dune ed il Parco; quel Parco che oggi tutti c’invidiano.

Io amo la mia città, amo il mio territorio, ma farei tanti cambiamenti.
Oddio, quello più importante lo farò alla fine del mio tema, sapete, non voglio rovinarvi la sorpresa.
Ecco come dicevo, è una pianura, quindi, si potrebbe girare in bicicletta, va bene, non tutti voglio andarci, allora a piedi, vabbè, non tutti se la sentono di affrontare la strada, allora si potrebbe andare in autobus.
Autobus? sapete, quello che il Comune mette a disposizione dei cittadini, e con un piccolo obolo , si acquista un biglietto e si va da ogni parte di questa pianeggiante città. Ma a Latina non funziona così, èh!! No!!
Si vedono autobus andare e venire, correre, senza cura dei pedoni, ma sono praticamente vuoti.
No, non è che non vogliamo usarli, da noi è moda non usare l’autobus, ed il Comune aiuta questa moda.
Come?
Ecco ora vi spiego.
Avrete sicuramente girato in altre città, visto i loro mezzi pubblici? ma se non l’avete mai fatto Vi spiego come dovrebbe funzionare:
Un autobus, o meglio gli autobus, percorono le varie strade cittadine, e si fermano in posti prestabiliti, non distantissimi, l’uno dall’altro, per far si che chi sta camminando, per lavoro, per compere, o soltanto perchè vuole usare questo mezzo, possa salirci.
Ma come si fa a salire su un autobus?
Ci deve essere un cartello con sopra indicate le strade di percorrenza l’orario di passaggio a quella fermata ed il successivo percorso.
Semplice no?
Da noi questo no esiste, o meglio ci sono cartelli che indicano che l’autobus passerà ma quando e dove andrà, resta un mistero.
Qualche fruitore però lo prendono, sì, solo stranieri, io ho riflettuto.
Prima ho pensato che ci fosse un codice segreto che io non riuscivo a capire, e poi tac!!!
Ma gli starnieri che vivono a Latina, la maggior parte non lavorano certo in uffici pubblici, nè da avvocati, o professionisti, nè banche o supermercati ecc… quindi di tempo ne hanno a disposizione, e loro mettono a disposizione dell’azienda trasporti tutto il loro tempo libero. Che carini!!!
Sono stati proprio gli autobus a riportarci in cronaca Nazionale, si, perché anche gli autobus vanno in depressione, nessuno li usa, ed allora uno di questi praticamente vuoto, a tutta velocità, per non perdere la fermata successiva, ha sfiorato la strage, è andato fuori strada sopra varie macchine ed investito ed ucciso un passante.
Non voglio di proposito aggiungere altro.

Latina poi ha cominciato lentamente a rifarsi quel vestito lacerato, e le ragazze stuprate, hanno cominciato a strasformarsi in “Veline” si, veline, quel pezzetto di carta di velo che se pur trasparente, esiste, e ci devi fare i conti, a volte porta su scritto qualcosa.
insomma queste veline, lentamente hanno cominciato prendere consistenza, e dopo un ritocco quì ed un ritocco là, ambiziosamente, ce l’hanno messa tutta ed ecco riapparire la nostra città in televisione, ma con vestito e tette nuove.
Che città straordinaria la mia città.
Io amo la mia città .

Poi all’improvviso sono arrivati in centinaia, migliaia, insomma moltissimi. Chi? gli Alpini.
No, non abbiamo le montagne, ma il nostro Sindaco si è dato da fare e il raduno è quì, nella nostra città
Allora si sono viste penne nere in ogni dove, anche al mare a fare il bagno.. Vestiti chiaramente.
la divisa non si deve abbandonare.
amo la mia città e amo le iniziative che adotta..per esempio un ospedale solo per i tumor.
Certo cosa ci fa in un posto da favola ecologicamente perfetto un Ospedale per i tumori?
Ah! dimenticavo, siamo una città govane, 77 anni circa, ma mica ci siamo fatti mancare nulla.
Abbiamo proprio vicino al mare , anzi avevamo, (O Dio ancora per poco, posso usare avevamo) si, perchè prima c’era poi non c’era e poi ora pensano di rimetterla, cosa?? La Centrale Nucleare,
Sì esatto, ma perchè mantenere il territorio bonificato, salubre, no, no!!
Amo questa città, e non la cambierei con altre, ma ogni tanto sogno.
Sogno che si apra il cielo, ed una grossa calamita risucchi tutti gli abitanti, tutti, tranne me, chiaramente, e lasci questo Paradiso a me, allora io mi vedo correre a cavallo, si certo toglierei tutte le cose inquinanti, macchine, centrali fabbriche farmaceutiche ecc..
E selvaggiamente proprio come quando non c’era la tencologia sarei finalmente fiera di dire:

AMO LA MIA CITTA’
Ma i sogni restano sogni, finché qualcuno non te li realizza…”.