MAFIA A FONDI, LIBERA: IMBARAZZANTE LA RICHIESTA DI FAZZONE

28/07/2009 di

Gentile redazione,

il Coordinamento provinciale di “Libera” ha provato imbarazzo, per utilizzare un eufemismo, nell’apprendere della richiesta formulata dal senatore Claudio Fazzone di istruire una commissione parlamentare d’inchiesta sull’operato della Prefettura di Latina durante il periodo d’insediamento presso il Comune di Fondi della Commissione di accesso agli atti.


Imbarazzo è stato provato pensando al Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, il quale, solo pochi giorni fa, ha dichiarato che la commissione istruita dal proprio ministero ha invece concordato con l’esito della commissione prefettizia: imbarazzo che, quindi, ci induce a chiedere: “Il Ministro Maroni considera il gesto del Sen. Fazzone di scredito verso le proprie decisioni e verso il proprio lavoro?”. L’imbarazzo descritto è seguito alla sorpresa che il Coordinamento stesso ha manifestato dopo aver individuato una possibile, e forse banale, risposta alla domanda “Perché il Sen. Fazzone si oppone all’eventualità dello scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose?”.

Presso il Palazzo Comunale il Senatore non ricopre incarichi amministrativi, né incarichi politici; Fazzone non ha alcun legame di lavoro col Comune della cittadina però Fondi costituisce il proprio bacino elettorale: dato l’elevato consenso riscosso in città, grazie al quale Fazzone è stato eletto alla carica di Senatore della Repubblica italiana, alcuni identificano la gran parte dei cittadini e l’Amministrazione comunale, con il Senatore.

Per alcune persone “Fondi è Fazzone”; per alcuni, anche all’interno del proprio partito, lo scioglimento di Fondi implicherebbe, quindi, la perdita di credibilità politica di Fazzone. E questi giudizi politici sulla persona acquistano tanto più rilevanza quanto più si avvicinano le date di eventi politicamente cruciali quali, ad esempio, le elezioni regionali 2010; o nel caso in cui la persona in questione ricopre incarichi di potere, ogni giorno comprensibilmente appetibili. Eppure, date le proroghe sulla decisione di scioglimento manifestate addirittura dal Consiglio Dei Ministri, probabilmente qualcun altro, oltre eventualmente al senatore, può star avendo un peso decisionale in questa vicenda; qualcuno capace di estendere fino alla sfera nazionale il peso politico che il Sen. Fazzone ricopre in ambito locale e sulla poltrona su cui siede nell’aula di Palazzo Madama. Se tutto ciò fosse verosimile allora il Coordinamento provinciale di Libera si chiede: “Chi, a livello nazionale, nega l’esito comune della commissione prefettizia e di quella ministeriale? Chi, a livello nazionale, nega la decisione con cui il Tribunale Del Riesame di Roma ha disposto la permanenza in carcere di alcuni dei personaggi di spicco nell’inchiesta Damasco? Chi, a livello nazionale, nega le decisioni con cui il Tribunale di Latina ha disposto il sequestro dei beni per un valore complessivo di più di venti milioni di euro a persone coinvolte nella stessa indagine proposto dalla Questura di Latina? Chi, a livello nazionale, nega il ruolo di così tante istituzioni, con un agire ai limiti della compostezza?”.

Nonostante la momentanea assenza di risposte chiare, il Coordinamento provinciale di Libera esprime ferma solidarietà a tutte le istituzioni appena citate.