L’attacco di Calandrini: il Comune non ha partecipato ai bandi per i lavori nelle scuole

06/09/2018 di
nicola-calandrini

Fratelli d’Italia accusa l’amministrazione Coletta della mancata partecipazione ad un avviso pubblico per progetti di edilizia scolastica da far inserire all’interno del Piano Regionale Triennale 2018-2020 per poter usufruire delle risorse disponibili relativamente a tipologie di interventi quali: adeguamento sismico, agibilità delle strutture, ampliamenti e costruzioni per il soddisfacimento di specifiche esigenze scolastiche.

“Il Comune di Latina – spiega Nicola Calandrini – negli anni ha sempre dato “ad altri” la colpa per la mancanza di fondi per interventi nelle scuole, mentre appare sempre più evidente che si tratta solo di negligenza ed incompetenza amministrativa. A causa della non partecipazione a questo bando, il Comune di Latina sarà impedito dall’attingere a tali fondi fino al 2021. Perché il Comune getta all’aria occasioni di ottenere fondi utilizzabili per mettere in sicurezza le scuole? Perché l’ufficio costituito dall’attuale maggioranza, per rispondere ai bandi in essere, non ha presentato degli interventi?

Paradossale che l’Amministrazione non sia in grado di cogliere le opportunità per accedere ai fondi necessari a risolvere quelle stesse problematiche di cui sa lamentarsi sui giornali e a voce” incalza il Consigliere di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini “Inoltre, come cita il bando scaduto ormai il 15 giugno, la Regione potrà attingere a tale graduatoria anche per programmi straordinari di finanziamento definiti da linee specifiche dello Stato.

Si delinea – continua Calandrini – lo scenario di un Comune chiuso e isolato amministrativamente dagli organi centrali, che non avrà anche per i prossimi anni le risorse economiche per la sicurezza delle scuole dei nostri ragazzi. E’ imbarazzante invece, se si paragonano le due situazioni, che un comune come quello di Bassiano, di soli 1600 abitanti, (e con il quale mi complimento per l’ottimo risultato raggiunto) sia entrato in graduatoria per un importo di circa 7.000.000 di euro allorquando Latina ha snobbato questa opportunità. L’attuale maggioranza non potrà più dare la colpa a “quelli di prima” ma solo a se stessa per la scelta di occupare il tempo in attività ideologiche (tra le varie, magliette rosse e cambio di toponomastica) invece di pensare alle vere esigenze della popolazione”.

Nicola Calandrini