Roma, la storica gelateria Fassi venduta ai coreani

09/07/2014 di

Anche l’ultima bandiera italiana nella Chinatown romana si ammaina e cede alle avances orientali. Dopo 134 anni la storica gelateria Fassi, baluardo tricolore nel quartiere multietnico dell’Esquilino, passa la mano e cede la società ad un’azienda coreana per una cifra che – stando alla stampa di Seul – si aggira intorno ai 5 milioni di dollari. L’operazione, che sarà perfezionata entro 2-3 mesi, consentirà alla Haitai Confectionery and Foods di esportare in tutto il mondo il celebre marchio «Palazzo del Freddo», di cui detiene già i diritti in terra coreana con 63 negozi aperti dal 2002 ad oggi.

«L’acquisizione – si legge in una nota della Haitai – ci dà la possibilità di svilupparci ancora di più». Fondato nel 1880, il «Palazzo del Freddo» – per tutti conosciuto con il nome del suo fondatore Giacomo Fassi – è diventato nel tempo punto di riferimento per tutti i romani. Inizialmente la gelateria, che serviva anche grattachecche e birre, sorgeva in via delle Quattro Fontane, a due passi da piazza Barberini. Successivamente si trasferì a piazza Navona, poi in via Piave ed infine, nel 1928, in via Principe Eugenio dove è ancora oggi. Ha resistito a due Guerre Mondiali – durante la Seconda i locali vennero requisiti due anni dalla Croce Rossa americana per produrre gelato per le truppe statunitensi – alla globalizzazione e alla sempre più spietata concorrenza in città, ma oggi, dopo più di un secolo, ha deciso di passare le redini per quello che sembra essere l’avvio del franchising internazionale «Palazzo del Ghiaccio». Una delle produzioni più celebri della gelateria Fassi è il Sanpietrino, un semifreddo dalle forme molto simili alla pietra che ricopre numerose strade della Capitale. Ma ancora oggi è in uso il cosiddetto «Telegelato», la possibilità di trasportare il gelato o la panna in scatola con il ghiaccio secco in modo da conservare più a lungo le creme. «Il motivo per il quale abbiamo acquisito il Palazzo – si legge in una nota della Haitai riportata dalla stampa coreana – è perchè vogliamo inserirci nel mercato di alto livello del gelato, con il quale espanderci in fretta in tutto il mondo. Palazzo è un marchio di alto valore in tutta Europa». La compagnia asiatica punta ad aprire 300 gelaterie in patria entro il 2020, oltre ad altre 200 nel resto del mondo, fino a raggiungere ricavi pari a centinaia di miliardi di euro. Ma la Confesercenti di Roma certo no esulta. «Purtroppo è un momento storico in cui i gruppi stranieri a Roma la fanno da padroni: dalle catene di abbigliamento agli alimentari. Gli interessi stranieri – osserva il presidente Valter Giammaria – si espandono nelle zone più importanti della città e conquistano il Made in Italy».