Sesso in auto davanti a un bimbo di due anni, arrestati

30/03/2014 di

Sui sedili posteriori dell’auto seminudi a fare sesso ed accanto a loro il bambino di due anni, figlio della donna, ben sveglio. Un pensionato romano di 70 anni, sposato, ed una donna somala di 26 anni sono stati arrestati a Roma per corruzione di minorenne. Gli interessati hanno negato che fosse un rapporto a pagamento, ma tutto fa pensare che lei si stesse prostituendo.

La donna è in Italia dal 2008, ha uno status equiparato a quello di rifugiato ed è ospite di un centro di accoglienza comunale. Lui ora si trova nel carcere di Regina Coeli e lei in quello di Rebibbia, insieme al figlio che le è stato riaffidato. La coppia ieri pomeriggio era nell’area di sosta di Tor di Quinto, una zona della Capitale frequentata da molte prostitute e proprio per questo motivo sottoposta a frequenti controlli dalle forze dell’ordine. Essendo pieno giorno i carabinieri della stazione Roma-Ponte Milvio hanno notato l’auto, ma dall’esterno niente faceva presagire la scena a cui hanno poi assistito: un’anziano ed una giovane donna semi-nudi che stavano facendo sesso nei sedili posteriori dell’auto e sullo stesso sedile, proprio accanto a loro, il figlio di due anni della donna.

«Di sicuro – è stato spiegato – il piccolo non era oggetto delle loro pratiche erotiche». Gli stessi militari sono rimasti agghiacciati. Quando è scattato il controllo la coppia si è ammutolita, nè si è giustificata, solo tanto imbarazzo. I due si sono rivestiti in fretta. E alla domanda dei carabinieri se il loro incontro fosse a pagamento, hanno negato. La donna non indossava abiti da prostituta, anzi erano molto sobri, racconta chi l’ha vista. E non ha precedenti specifici. Nè tantomeno è nota per frequentare la zona. Ma è molto realistico che la donna si stesse prostituendo, magari in un momento di disperazione. Il bambino è sembrato molto allegro, vispo, anche se non ancora in grado di formulare frasi di senso compiuto. Il piccolo non era in un seggiolino, ma seduto accanto alla coppia e ben sveglio. I due dopo essere stati identificati e portati in caserma, su decisione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati arrestati. «Sono due anni che lavoro nella zona di Tor di Quinto – ha spiegato un militare – ed una cosa del genere non mi era ancora mai capitata».