PEDAGGI: DA CONSIGLIO STATO E TAR STOP AD AUMENTI

13/09/2010 di

La decisione dell’Anas di procedere alla gara per realizzare dei ‘video-pedaggì sulla rete autostradale e sui raccordi (anche il Gra di Roma) arriva dopo un lungo braccio di ferro che ha di fatto bloccato per ora la possibilità di aumentare i pedaggi in tutta Italia. Possibilità che era prevista dalla recente manovra economica.


Lo stop agli aumenti dei pedaggi autostradali – diceva appena pochi giorni fa il Tar del Lazio – deve essere esteso a tutta Italia. La decisione dei giudici amministrativi della I sezione del Tar accoglieva un nuovo ricorso, promosso dal Movimento difesa del cittadino, che cancellava su tutta la penisola, e non solo nei territori degli enti locali che avevano presentato i primi ricorsi, i rincari dei pedaggi decisi dalla manovra economica e rimasti in vigore dal primo luglio al 4 agosto. La sentenza è arrivata dopo altre decisioni, tutte nella stessa direzione, assunte nel corso dell’estate da vari giudici amministrativi. In un primo tempo il Tar del Lazio aveva sospeso il decreto che stabiliva gli incrementi, il Consiglio di Stato aveva confermato la decisione con un decreto cautelare e anche il Tar del Piemonte aveva bocciato il provvedimento. Ancora il Consiglio di Stato aveva respinto il ricorso contro la sospensiva presentato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dall’Anas, confermando quindi lo stop agli aumenti dei pedaggi sulle autostrade e i raccordi autostradali in gestione Anas, ma «solo ai singoli segmenti stradali» nei territori degli Enti che avevano fatto ricorso, ovvero la provincia di Roma, quella di Rieti, quella di Pescara e alcuni comuni dell’hinterland romano. Adesso il Tar del Lazio ha esteso il blocco che, nei fatti, era comunque già esistente. L’Anas, che aveva bloccato gli aumenti a partire dallo scorso 4 agosto, giorno del primo pronunciamento del Tar, aveva ribadito dal canto suo di aver già ottemperato alla sospensione dei rincari. La partita si era trasferita sui rimborsi che spetterebbero agli automobilisti che, per quel mese o poco più, hanno versato ai caselli i pedaggi maggiorati. Il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, qualche giorno fa aveva dichiarato che «ogni decisione riguardante l’ipotizzato rimborso da parte di Anas dei pedaggi corrisposti durante il breve periodo di applicazione del decreto legge sarà assunta quando la Giustizia amministrativa si pronuncerà in via definitiva in merito al decreto in discussione». Il Codacons, intanto, aveva avanzato una sua proposta: il presidente dell’associazione dei consumatori, Carlo Rienzi, invocava un calo delle tariffe generalizzate mentre secondo il sindaco di Roma, Gianni Alemanno la sentenza del Tar confermava «ancora di più la necessità da parte del ministero delle Infrastrutture di rinegoziare con la società Autostrade il canone di concessione della nostra rete autostradale».