ROMA, A PIETRALATA NASCERÀ UN QUARTIERE STILE GARBATELLA

21/07/2010 di

Saranno le giovani coppie, gli anziani e gli studenti a popolare le 555 case che nasceranno a Pietralata, in un’area in passato destinata allo Sdo (Sistema direzionale orientale), secondo lo stile della città-giardino della Garbatella. Nessun grattacielo, ma un piccolo quartiere di edifici bassi, massimo 4 piani, e palazzine di 5, una piazza centrale con negozi e, come è nella tradizione romana, una fontana monumentale, giardini e una scuola materna. Lo prevede uno dei due bandi presentati oggi in Campidoglio dal sindaco Gianni Alemanno, e dagli assessori alle Periferie Fabrizio Ghera e all’Urbanistica Marco Corsini, insieme all’architetto Paolo Portoghesi. Dei 555 alloggi, che nasceranno a 200 metri dall’Alta Velocità a Tiburtina, 80 saranno destinati a Erp (edilizia residenziale pubblica), 50 da concedere in affitto a canone calmierato (sei euro/metro cubo a circa 400 euro al mese) e almeno 150 a locazione con riscatto finale (8 euro a metro quadrato a circa 650 euro al mese, con la vendita a riscatto tra il 16/o e il 25/o anno) e almeno 275 alloggi in vendita a prezzi calmierati. «Pietralata – ha detto Alemanno – è la prima area scelta dall’amministrazione. Ci muoveremo, per entrambi i bandi, con una spinta alla qualità architettonica». L’assessore Ghera ha annunciato che «l’assegnazione dei primi alloggi è prevista per l’inizio del 2013. L’altro bando presentato oggi è quello relativo ai Relitti Urbani, ovvero aree, edifici degradati o dismessi che lasceranno il posto a nuovi insediamenti e servizi. Il progetto interesserà, secondo una stima, 440 aree libere o occupate da edifici degradati o dismessi; 340 sono invece le aree fuori dalle mura. Gli interventi prevedono demolizione e ricostruzione ad esempio di teatri auditorium, musei, sedi universitarie, oppure alloggi di housing sociale che non potranno superare l’altezza delle costruzioni circostanti. »Per le aree – ha detto Corsini – saranno necessarie varianti al Prg. Il nostro intento è quello di ricucire il tessuto urbano e unire alla qualità architettonica il risparmio energetico«. L’architetto Portoghesi, che aveva partecipato al workshop sull’urbanistica, ha sottolineato che »è stato dato seguito alle problematiche sollevate in quella sede: prendere le parti malate e sostituirle con qualcosa che serve perchè è penoso vedere dal Gra tante necrosi del tessuto urbano«.