ROMA, VIOLATO IL SANTUARIO SCALA SANTA: SCRITTE ANTI-PAPA
Un rebus senza senso. Parole incomprensibili, alcune frasi amorose in cirillico e scritte infamanti contro il Pontefice sulle mura e sul sagrato del santuario della Scala Santa a Roma, violate la scorsa notte dalle pennellate di un folle. Sembra un episodio ispirato da un romanzo di Dan Brown, invece è probabilmente il ‘teorema del deliriò di uno squilibrato che ha comunque provocato la «condanna» del vicario di Roma Agostino Vallini e l’indignazione delle istituzioni.
Le scritte, su 20 metri di superficie, sono state cancellate in un paio d’ore. Ma c’è chi ancora ricorda l’immagine di un uomo piuttosto alto che, intorno alla mezzanotte, era stato sorpreso a scrivere da un agente fuori servizio. Il vandalo è stato rincorso ma è riuscito a dileguarsi. Viste le lettere di alcune frasi, in cirillico, potrebbe trattarsi di uno straniero. Espressioni amorose, croci, parole incomprensibili, lettere al contrario, riferimenti ingiuriosi contro il papa, numeri: ieri notte le mura esterne e il sagrato del santuario della Scala Santa erano una ‘babelè di codici scritta con vernice di un colore tra il rosso e l’arancio. Quando gli addetti del decoro Ama (Azienda municipale ambiente), avvisati dalla polizia e dalla gendarmeria vaticana, sono arrivati, sono stati impegnati per due ore a riverniciare le mura esterne del santuario, a pulire il primo gradino vicino all’entrata e una porta esterna di legno per cancellare tutte le scritte. Sul posto è stato trovato anche il tappo del barattolo di vernice utilizzata. Quelle mura, secondo quanto riferisce il responsabile del decoro Ama, Mirko Giannotta, non sono strettamente sorvegliate dalle telecamere. Tra i primi ad esprimere una forte reazione è stato il Cardinale Agostino Vallini, vicario di Roma, che in una nota «condanna fortemente e deplora le infamanti scritte apparse la scorsa notte sul sagrato e all’ingresso del complesso della Scala Santa rivolte alla persona del Santo Padre Benedetto XVI». Dal Vaticano si sono poi limitati ad osservare che «in giro per Roma di scritte ce ne sono tante». Duro il commento del Sindaco di Roma Gianni Alemanno, che ha parlato di «ennesimo gesto da imbecilli che cercano la ribalta mediatica con atti di assoluta inciviltà, che hanno profanato la Scala Santa, un luogo santo e caro ai romani e ai pellegrini che vengono nella nostra città da tutto il mondo». Solidarietà al Pontefice è arrivata anche dal presidente della Regione Lazio Renata Polverini e dal Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, che hanno parlato di «atto grave» e «di violenza inaccettabile», condannando il gesto. Ma sul santuario lo scempio stenta ad andare via completamente, visto che l’alone di quel delirio di vernice è ancora visibile.